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Stabilità 2016, Siag ​​​​​​​​a Mef e Monopoli: 'Ecco la nostra ricetta per l'ippica'

06 novembre 2015 - 12:49

Il Sindacato allenatori e guidatori chiede di partecipare alla stesura del bando pubblico delle concessioni per la raccolta delle scommesse ippiche

Scritto da Francesca Mancosu
Stabilità 2016, Siag ​​​​​​​​a Mef e Monopoli: 'Ecco la nostra ricetta per l'ippica'

 

 

"La scrivente Associazione prende atto come nelle 'Disposizioni in Materia di Giochi' elaborate nella bozza della Legge di Stabilità per l’anno 2016 sia stato finalmente indicato il termine temporale (1.5.2016-31.7.2016) per la messa a bando pubblico delle concessioni per la raccolta delle scommesse ippiche. Perciò chiediamo formalmente di poter partecipare, a mezzo di proprio delegato, ai lavori preparatori del citato ed emanando bando da parte del MEF nonché di essere comunque notiziati delle bozze in discussione, onde poter offrire il proprio parere tecnico e di formulare le proprie proposte (quale soggetto direttamente interessato, stante il fatto che il montepremi delle corse dei cavalli - e conseguentemente il ritorno economico per gli operatori ippici che imprendono nel settore - è formato anche attraverso quota di prelievo sulla raccolta delle scommesse ippiche)".

 

E' quanto si legge nella diffida inviata dal presidente del Siag - Sindacato allenatori guidatori, Gabriele Baldi, al ministero dell’Economia e Finanze e ai Monopoli di Stato circa la stesura della Legge di Stabilità 2016.

 
Sul punto, si legge nella diffida, "si segnala sin da ora: per il gioco al totalizzatore, la necessità di ridimensionare – individuandolo nella misura del … - drasticamente la misura dell’aggio riconosciuto attualmente ai concessionari per la raccolta di scommesse al totalizzatore (all’incirca il 12% sul movimento
di gioco) che costituisceingiustificata (in assenza di rischio d’impresa) remunerazione per il concessionario cui consegue l’esiguità del ritorno (c.d. “pay-out”) al puntatore e, anche per tal ragione, la non appetibilità della scommessa ippica (non a caso in drammatico calo dal 1995 ad oggi). Resta la necessità comunque di modificare – ottimizzandole – le attuali percentuali di prelievo previste per le diverse tipologie di scommessa (semplici ed esotiche)".
 
Per il gioco a quota fissa, Baldi segnala "la imprescindibile necessità di modifica legislativa, abolendo la vigente tassazione degli allibratori sul movimento di gioco e prevedendo piuttosto una tassazione sugli utili eventualmente conseguiti (e con indicazione della quota da destinare al montepremi dell’ippica), come per qualsiasi soggetto che svolge attività imprenditoriale; la previsione legislativa di una percentuale massima di allibramento non superiore al 120% (come avviene in Inghilterra) con scoperture adeguate e non anche il corrente scempio dove gli allibratori bancano con percentuali sino al 160-170% e con adozione di scoperture risibili; la necessità di garantire il pagamento delle scommesse vincenti al di sopra di € 1000 immediatamente, eventualmente – stante l’attuale limite di pagamento in contanti - mediante l’introduzione di buoni (“voucher”) per gli importi eccedenti la soglia-limite che possano consentire al puntatore il reimpiego delle somme eventualmente vinte".
 
 

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