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D'Alesio: 'Riforma valorizzi l'ippica come un grande sport'

27 luglio 2016 - 09:31

In attesa dei decreti attuativi del Collegato Agricolo, il presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D'Alesio, torna a chiedere concretezza per l'ippica.

Scritto da Redazione
D'Alesio: 'Riforma valorizzi l'ippica come un grande sport'

 


"Il testo del Collegato Agricolo approvato dal Parlamento prevede che il Governo faccia i relativi decreti attuativi per il rilancio e la riforma dell'ippica nazionale. Nel frattempo vi è un proliferare di 'piani industriali', di 'valori etici fondanti', di 'riforme delle scommesse', di 'rating di ippodromi e piste', presentati dai vari Soggetti costituiti dagli ippici che vogliono, giustamente, dare il loro contributo di idee, come la Lega Ippica Italiana, l'Organismo Ippico Italiano, la Scuola Ippica italiana, l'Hira. Ognuno con le proprie 'ricette' e con la speranza che il Governo lo chiami, un domani, a governare l'ippica. Nessuno, al solito, ha pensato di organizzare una bella assemblea plenaria e fare i cosiddetti 'Stati Generali dell'ippica' ed in quella sede riuscire a formare, cosa mai riuscita e nonostante i tanti tentativi fatti, un soggetto unitario e rappresentativo di tutto il settore".

Torna a chiedere l'unità per la filiera ippica come unica via per il rilancio del settore Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi.


"Ci abbiamo provato tante volte, tre anni fa con la rappresentanza Unitaria e sei mesi fa con il Comitato Ippico Nazionale, ma tutto è sempre stato mandato alla malora dagli stessi ippici e poi ci lamentiamo che Renzi o Martina o le Commissioni Parlamentari non ci ricevono. E chi dovrebbero ricevere? (con la rappresentanza Unitaria siamo stati ricevuti in audizione in Parlamento tre volte e ci hanno pure ricevuto i Ministri dell'Agricoltura e delle Finanze)", prosegue D'Alesio.

"Comunque ormai il passato è passato e non ci resta che stare a vedere che cosa prevederanno i futuri decreti attuativi del Governo e nel frattempo ben vengano le idee, le proposte ed i progetti di chiunque voglia dare un contributo per il rilancio dell'ippica italiana che ancora e nonostante tutto è
un grande sport, con migliaia di cavalli ed operatori, che continuano ad operare nei trentotto ippodromi nazionali. L'ippica è un grande sport, la riforma spero che parta proprio da questo punto", conclude il presidente del Coordinamento ippodromi.
 

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