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D'Alesio: 'Filiera unita per salvare tutti gli ippodromi'

04 aprile 2017 - 07:23

Il presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D'Alesio, chiama la filiera ippica all'unità per salvare tutti gli impianti dalla chiusura.

Scritto da Redazione
D'Alesio: 'Filiera unita per salvare tutti gli ippodromi'

"È' un lavoro molto difficile ma continueremo ad impegnarci, fiduciosi che alla fine il nostro meraviglioso sport verrà salvato e che tutti gli ippodromi potranno continuare a svolgere il loro lavoro.

Tutti gli ippodromi sono importanti e fondamentali e non possiamo permetterci nemmeno di pensare che se ne possano chiudere altri, dopo aver, purtroppo, già visto chiudere Roma Tor di Valle, Firenze Le Mulina, San Siro Trotto e Livorno.
Ci auguriamo che su questo punto ci sia l'accordo di tutta la filiera".

Ad auspicarlo, in una nota, è Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi.


"La crisi dell'ippica nazionale è sempre più grave: nessuna riforma delle scommesse è stata fatta e neppure la riforma della governance, nonostante la chiusura dell'Unire avvenuta ormai ben quattro anni fa.
Le legge Delega non ha prodotto alcun risultato ed ora siamo in attesa dei decreti attuativi previsti dal Collegato agricolo e del relativo Bando europeo per individuare l'organismo no profit che dovrà gestire il settore.
Nel frattempo l'ippica è gestita dal Ministero delle politiche agricole, che con molte 'ovvie ed evidenti' difficoltà, cerca di fare al meglio il suo dovere.
Va altresì ricordato a tutti noi che la crisi è iniziata quando in Italia si sono aperte le scommesse su tutti i giochi ed addirittura la vendita di tali scommesse è stata consentita nella rete delle agenzie, che fino a quel momento gestivano solo le scommesse ippiche", puntualizza D'Alesio.

"In Francia, gli ippici hanno contestato una simile scelta che il Governo francese stava per fare e giustamente il Governo ha bloccato tutto. Lo avessimo fatto anche noi forse non saremmo ridotti in questo stato.
È' bene anche ricordare che il nostro Stato oltre che gestire l'ippica, la finanzia con oltre 200 milioni all'anno. Questo non è assistenzialismo ma il giusto e corretto sostegno ad un grande sport come le corse dei cavalli; come peraltro avviene con i finanziamenti statali al Coni per tutti gli altri sport.
La Riforma va fatta e noi vorremmo come filiera tutta dare il nostro contributo di idee e proposte e per questo abbiamo chiesto più volte al ministro Martina un tavolo di lavoro. ", dice ancora il presidente di Coordinamento ippodromi.

"Va altresì ricordato che tutte le scommesse e tutti i giochi nel nostro Paese sono gestite dai Monopoli/ Agenzia delle Dogane.
Infine una sottolineatura: tutti gli ippodromi nazionali sono in crisi profondissima. Tutti, tutti, tutti.
I finanziamenti per gli ippodromi in cinque anni sono diminuiti enormemente ed ancora è sostanzialmente in proroga il vecchio modello Deloitte e nel frattempo i vecchi cosiddetti corrispettivi sono diventate sovvenzioni e, a tutt'oggi, gli ippodromi non hanno nemmeno la convenzione del corrente anno.
Ci aspetta quindi un grandissimo lavoro, cui dedicare tantissimo impegno, basato sul rispetto verso tutti e possibilmente sull'unità di tutte le componenti del settore", conclude D'Alesio.
 

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