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Bisca 'nascosta' in un internet point, sequestrato il locale e nove Pc

15 aprile 2024 - 15:36

La Guardia di finanza sequestra un internet point nel comune di Vinci (FI) e nove Pc collegati a piattaforme di gioco online prive di licenza. Gestore e giocatore deferiti alla competente Autorità giudiziaria.

Scritto da Redazione
© Guardia di finanza - Pagina Facebook ufficiale

© Guardia di finanza - Pagina Facebook ufficiale

Ufficialmente era un internet point, ma, a uno sguardo più attento, i militari del comando provinciale di Firenze della Guardia di finanza hanno scoperto che in realtà era in tutto e per tutto una bisca, pubblicizzata sui social network in lingua cinese.
Vantando la vasta gamma di giochi disponibili computerizzati, come la Roulette e il Baccarat, nonché la presenza, all’esterno del locale e in prossimità del suo ingresso, di un’apparecchiatura di videosorveglianza e un campanello per il riconoscimento dei clienti.

Grazie a un’intensa attività info-investigativa fatta di sopralluoghi, appostamenti e pedinamenti, i finanzieri hanno potuto monitorare le frequentazioni del locale - sito nel comune di Vinci (Fi) - e acquisire specifici elementi tali da poter ritenere che al suo interno venisse esercitata tutt’altra attività rispetto a quella dichiarata.

“La constatazione, poi, dell’installazione di vetri oscurati che non consentivano di vedere l’interno, unitamente a un’assidua frequentazione del locale, tendenzialmente in orari serali e notturni, da parte di cittadini di nazionalità sinica che una volta dentro vi permanevamo per diverso tempo, sono stati ulteriori indizi che hanno contribuito a delineare un quadro probatorio chiaro”, si legge in un comunicato diramato dalle Fiamme gialle.

Fatto ingresso nel locale, i finanzieri hanno potuto riscontrare sul campo quanto fino a quel momento ipotizzato. “Infatti, l’ambiente era organizzato su due ingressi, uno visibile dall’esterno e un secondo, immediatamente successivo all’altro, costituito da una inferriata, avente apposita finalità di filtraggio e di ostacolo a eventuali controlli a opera delle forze di polizia. All’interno è stata accertata la presenza di nove postazioni da gioco, complete di personal computer, monitor e poltrone, nonché di un server utilizzato per permettere ai clienti l’accesso abusivo a siti non rientranti tra quelli monitorati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sistema che consentiva agli organizzatori dell’attività illegale di non calcolare (e, quindi, non versare) l’imposta dovuta all’Erario dalla normativa vigente per ogni singola giocata (cioè il Preu)”, recita la nota della Gfd.

Il contestuale rinvenimento di un giocatore intento a giocare al gioco delle slot machine ha permesso ai militari di individuare il funzionamento complessivo dello store: “mediante una reception/cassa ubicata all’ingresso del locale e dotata di un tablet, il gestore della sala ricaricava le singole postazioni, già dotate di username e password preimpostate, che permettevano la connessione alla piattaforma di gioco online, dotata di un’interfaccia utente all’avanguardia.

All’esito della perquisizione, vista anche l’assenza di qualsiasi autorizzazione necessaria ai fini del Tulps, i militari hanno proceduto al sequestro d’iniziativa dell’intero locale, al cui interno sono stati rinvenuti anche circa 6.000 euro quale incasso delle puntate dei giocatori della giornata. Sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria, in flagranza di reato, il gestore della sala e il giocatore rinvenutovi all’interno, per i quali vale la presunzione di innocenza per tutta la durata del procedimento”.

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