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Ige 2024, la scienza comportamentale al servizio del gioco sicuro

18 aprile 2024 - 16:13

All'Ige - Italian gaming expo & conference 2024 organizzata da Gn Media si parla di gioco sicuro grazie al ricorso alla scienza comportamentale.

Scritto da Amr
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Roma - Per un gioco davvero sicuro: la scienza comportamentale. Questo il fil rouge e il titolo della tavola rotonda organizzata nell'ambito dell'Italian gaming expo & conference 2024 nella sua giornata inaugurale, oggi 18 aprile al Palazzo dei congressi di Roma. 

A introdurre il concetto di nudge è il moderatore Francesco Rodano, chief policy officer di Playtech: “Si tratta di una spinta gentile che influenza in modo positivo il comportamento delle persone senza imporre comportamenti decisi”.

Elisabetta Poso, direttore ufficio Apparecchi da intrattenimento, Agenzia delle dogane e dei monopoli, evidenzia: “Adm ha sempre avuto come priorità la prevenzione e il contrasto al Gap, non da oggi, così da offrire prodotti di gioco che siano il più possibile sicuri nella prevenzione della compulsività. Ha portato avanti iniziative specie nel settore degli apparecchi, tanto più che fin dal 2013 nelle convenzioni con i concessionari, tuttora in corso, è previsto che ogni anno essi debbano fare investimenti in comunicazione fino a un milione di euro. Lo studio di Bva Doxa è in questo ambito innovativo e originale: siamo abituati a muoverci nell’ambito di direttive, obblighi, sanzioni, divieti, qui invece si va verso un orientamento quasi spontaneo del giocatore verso comportamenti sani. Ci sono sperimentazioni sul campo, siamo ansiosi di conoscere i risultati in termini di efficacia”.

Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp – Fipe Confcommercio, sottolinea: “Nel retail siamo un’industria che ha raggiunto la maturità e questo progetto, assieme ad altri, vuole rimettere al centro le persone. È stato finanziato da alcuni concessionari e si rivolge a diverse offerte di gioco, sia a sale che esercizi non specializzati”.

Sonia Biondi, partner Bva Doxa, scende nel dettaglio della “spinta gentile”: “Questo approccio mira a fare interventi concreti, che la gente vuole. Non solo studiamo il comportamento, ma agiamo sul comportamento nell’ottica di un gioco che sia responsabile e non stigmatizzato. Per esempio, il giocatore spesso non si rende conto del tempo che passa nelle sale, ci sono dunque interventi creati che possono sussurrare che forse è il momento di fermarsi attraverso i nostri nudgets, che in altri paesi sono usati da anni”.

Anche il regolatore può promuovere questo approccio: “Oltre agli strumenti tradizionali, la legge delega ci offre un grande spazio per arrivare a luoghi di gioco sicuri e controllati. È molto importante anche la formazione degli operatori, che devono essere consapevoli di questi problemi e di come affrontarli. Ci sono poi le caratteristiche tecniche dei nuovi apparecchi, che offrono modalità di interruzione in caso di sessione troppo lunga oppure che danno dei warning”.
Rodano evidenzia che “se l’industria non riesce a promuovere un approccio al gioco responsabile, allora la politica è costretta a intervenire e a imporre divieti che si applicano a tutta la base giocatori. La proposta dell’industria e la cooperazione tra industria e regolatori sono importanti”.
Da parte sua, Cangianellu sui sofferma sull’importanza di collaborare con i regolatori: “Questo è quanto stiamo cercando di fare negli ultimi anni. Nel nostro paese dopo anni di incertezza, principalmente della politica, c’è la sensazione che ci sia un’inversione di tendenza e si sta portando avanti un percorso regolamentare anche per il retail, che rappresenta comunque l’80 percento del business. Le rappresentanze delle imprese possono svolgere un ruolo, questo è il lavoro in corso e questa ricerca è una sintesi dalla possibilità di mettere assieme la filiera”.
 

 

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