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Ige 2024, Sozzi (Streetweb): 'Riorganizzazione per continuare a essere protagonisti'

19 aprile 2024 - 01:24

Riccardo Sozzi, amministratore di Romagna giochi (Terrabusi holding) e portavoce di Streetweb illustra i binari lungo cui si muove la software house anche in relazione a un riordino del gioco pubblico diverso da quello auspicato.

Scritto da Fm
Riccardo Sozzi - Ad Romagna Giochi - Enada Rimini 2024.png

"Streetweb è al centro della riorganizzazione strategica della Terrabusi holding: non solo è già un affermato concessionario online con il marchio Terrybet.it ma è anche la software house (tra gli sponsor di Ige 2024) a cui il gruppo faentino ha affidato lo sviluppo dei giochi Vlt e dei giochi online.

Pur essendo una realtà giovane, porta con sé la tradizione di Nazionale elettronica, che resta concentrata sullo sviluppo di giochi Awp, hardware per prodotti di gioco e servizi per i punti vendita. Streetweb si presenta infatti all'estero con il marchio Ne Games per richiamare le sue origini."

Così Riccardo Sozzi, amministratore di Romagna giochi (Terrabusi holding) e portavoce di Streetweb illustra i binari lungo cui si muove la software house già conosciuta per i propri giochi, prevalentemente omnichannel.

“Per quanto riguarda il mondo online, registriamo una costante crescita, sia dell'interesse dei giocatori che degli operatori di mercato; siamo presenti sempre nelle classifiche e ormai siamo riconosciuti sul territorio grazie a una rete capillare di Pvr. In merito allo sviluppo di giochi, l'azienda è attiva sul fronte delle slot online e dei giochi Vlt, sia per l'Italia che l'estero: abbiamo già diversi titoli presenti nei mercati di Ecuador, Guatemala e Spagna”.

Chiediamo quindi a Sozzi il suo punto di vista sul decreto per il riordino del gioco online approvato dal Consiglio dei ministri. “Come detto più volte, ritengo che separare il riordino dell'online da quello del fisico sia stato un errore, date le sovrapposizioni e le sinergie che ci sono fra il fisico e online. Si rischiano conflittualità normative e anche di aprire ancora una volta la strada all'illegalità, date le forti limitazioni che sono state inserite nel nuovo decreto, a danno degli operatori Pmi che avranno difficoltà a partecipare al nuovo bando di gara."

"Mi preme sottolineare come le indicazioni del decreto, che si rifletteranno nel bando, siano un unicum in Europa per l'impatto economico-finanziario, per gli ulteriori investimenti tecnologici richiesti e oneri ancora poco chiari. Ma, nonostante le difficoltà vogliamo lanciare un segnale positivo: come Gruppo crediamo che ci sia spazio anche per noi, ovviamente riorganizzandoci, ristrutturandoci. Decideremo se scegliere la via dell'aggregazione o di correre da soli, in ogni caso vogliamo ritagliarci un ruolo di protagonisti portando le nostre caratteristiche legate all'innovazione e a un prodotto italiano.”

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