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Contributi box di transito, Ciga: 'Mettere nero su bianco le regole'

27 marzo 2024 - 09:31

Il Ciga - Comitato ippico guidatori allenatori prende posizione in merito al pagamento dei box di transito e auspica decreto, regolamento e/o una circolare della Direzione generale per l’ippica in materia.

Scritto da Redazione
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“Con riferimento alle notizie apparse nelle ultime ore in merito alla discussione svolta in Consulta sulla questione del pagamento dei box di transito, ci preme in primo luogo, rappresentare che la Consulta non è un organo deliberativo e che nessuna votazione effettuata in tale sede, è per noi vincolante. Ci preme, altresì, rappresentare che non ci interessa la soluzione del prezzo unico o politico che dir si voglia.”

 

Lo scrive in una nota il Comitato ippico guidatori allenatori che prende posizione in merito al pagamento dei box di transito, tema dibattuto già nei giorni scorsi e discusso anche nell'ambito della riunione della Consulta per l'ippica tenutasi il 25 marzo.

 

“La domanda è semplice: i servizi di impagliatura box, pulizia box e i servizi di ospitalità rientrano nei servizi coperti con fondi pubblici che le società di corse percepiscono per l’organizzazione delle corse e per la gestione degli impianti, oppure no ? Per noi sì”, rimarcano dal Ciga.

“Detto ciò, fino a quando la Direzione generale per l’ippica non emanerà un decreto, un regolamento e/o una circolare con la quale scriverà nero su bianco che sono servizi non coperti con contributi pubblici i nostri associati, nei rispettivi ruoli (molti allenatori sono anche proprietari) continueranno a non pagare i box.

Rappresentiamo, infine, che in caso di mancata erogazione dei suindicati servizi, procederemo immediatamente a segnalare tali condotte ai veterinari presenti negli ippodromi, agli enti sanitari competenti in materia sul territorio e alla Procura della Repubblica competente per territorio.

Infine,  due domande sorgono spontanee: ma cosa credevano i rappresentanti dei guidatori, allenatori e proprietari presenti in Consulta che gli ippodromi votavano contro loro stessi? Come hanno votato gli allevatori e i rappresentanti dei giudici? Gli operatori devono sapere come hanno votato i rappresentanti di queste categorie.”

 

LA VICENDA -  Alcune società di corse hanno cominciato a “pretendere” dai proprietari di cavalli il pagamento dei box in occasione delle corse disputate nei loro ippodromi “causa i notevoli rincari relativi a materiali, utenze e costo del lavoro, nonché l'importante decurtazione delle sovvenzioni ministeriali alla propria attività”: fatto che non è andato giù ai diretti interessati, che hanno reso note tali richieste e deciso di boicottarle.

Diverse associazioni – Snapt, Oii, Ippica nuova e Ciga – hanno diffidato le società di corse dal chiedere il versamento di contributi per i servizi di impagliatura box, accoglienza e altro, rappresentando che “le richieste dei contributi ed eventuali impedimenti allo svolgimento dell'attività lavorativa (mancato ingresso in ippodromo o mancata consegna del numero per la partecipazione alle corse) verranno segnalati all'Autorità giudiziaria competente e per conoscenza alla Direzione generale dell'ippica presso il ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.

Sottolineando che in nessun altra parte del mondo vengono fatte richieste simili ai proprietari.

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