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Senato, conferenza su gioco e ludopatia: 'Sì a Awp e Vlt sul modello flipper'

15 aprile 2024 - 14:59

Si parla di ludopatia al Senato su iniziativa del senatore Luigi Nave (M5S) e il presidente dell'Associazione gestori e costruttori apparecchi da intrattenimento Benedetto Palese lancia un appello agli Enti locali chiedendogli di rifiutare i proventi dal gioco.

Scritto da Dd
Agcai - Benedetto Palese (presidente Agcai) - Incontro Senato 15042024.png

"Questa è una battaglia di buon senso, diventa importante tornare a quello che era il piacere di giocare, ma come una perdita controllata."

Questo l'auspicio, pronunciato dal senatore Luigi Nave (M5S) che chiude l'incontro realizzato oggi, 15 aprile, al Senato, sul tema "Nuovo allarme ludopatia con l'apertura di nuove sale da gioco". Un convegno del quale è stato promotore lo stesso Nave, e che ha visto partecipare il presidente di Agcai, l'Associazione gestori e costruttori apparecchi da intrattenimento, Benedetto Palese (a sinistra nella foto), assieme al presidente nazionale dei sociologi, Pietro Zocconali.

L'urgenza dell'incontro è stata dettata dal fatto che "nell'incontro con Regioni ed Enti locali in merito al riordino del gioco fisico", spiega il senatore Nave, "è stato chiesto che una quota parte degli introiti di gioco vengano ridistribuiti sul territorio, alle Regioni perché hanno la competenza sulla salute dei cittadini, e agli Enti locali. La vera preoccupazione", aggiunge Nave, "è che di fronte alle esigenze delle casse dei Comuni, vi sia un ricorso a nuove concessioni di gioco, andando quindi ad incrementare questo fenomeno. La maggioranza si è resa disponibile a concedere questa quota agli Enti locali, per questo ritengo necessario prendere informazioni parlando direttamente con chi è più esperto, per poterne parlare poi in commissione è in fase emendativa."

Un incontro nel quale "si parla non solo di ludopatia, ma anche di tutela di un settore importante", spiega il moderatore, "un settore che gode di una reputazione purtroppo non positiva. Urge lavorare per trovare una strategia cosiddetta win-win".

"Siamo qui per fare un appello alle Regioni", spiega Benedetto Palese nel corso del suo intervento ricollegandosi a quanto detto dal senatore, "ma abbiamo già fatto delle proposte anche al Governo: dobbiamo tornare a costruire una macchina (da gioco, Ndr) che non faccia del male ai giocatori, come avviene con i flipper, fissando una perdita massima oraria oltre la cui soglia si parla di azzardo. Vogliamo tornare ad avere nei bar al massimo quattro macchine come c'erano prima, nel 2004, perché non ha senso averne otto. Questo per non andare ad invogliare al gioco e ridurre quindi anche la spesa dei giocatori".

Un allarme contro la ludopatia che viene lanciato anche da Zocconali, che dopo un excursus storico sul gioco del Lotto "nato assieme all'unità d'Italia, e al quale anche i nostri nonni hanno sempre giocato", ricorda che sulla stessa base sono nate le lotterie: "Lo Stato chiede un contributo in più ai cittadini in cambio della speranza di potersi arricchire. Ma ormai non si tratta più di togliere piccole cifre dalle tasche di tanti con la promessa di dare tanto a pochi, soprattutto con il proliferare del gioco online. Senza considerare che fuori dalla porta di casa proliferano centinaia di luoghi dove giocare. Per questo fa sorridere il fatto che in Italia non si possano aprire nuovi casinò oltre a quelli esistenti."

"Della ludopatia si parla ancora troppo poco", aggiunge anche Domenico Condurro, consigliere dell'associazione nazionale sociologi. "Da noi come avviene in Gran Bretagna da anni si scommette ormai su qualunque cosa. Così il vizio del gioco d'azzardo ha poi delle ricadute anche dal punto di vista penale, oltre che dal punto di vista sociale. Anche il vino stesso che accompagna da millenni la storia dell'umanità, oltre una certa soglia può provocare problemi e sfociare nella dipendenza. L'essere umano da sempre si è lasciato andare a quelli che sono dei vizi, delle esagerazioni, cercando delle emozioni straordinarie, stupefacenti. Una ricerca delle emozioni forti che fa parte della specie umana, anzi anche di molte specie animali, come dei delfini e di alcuni piccioni. Ma l'uomo ha il raziocinio, e laddove un vizio rischia di diventare dannoso, può riconoscerlo e gestirlo, contenendolo. I piccoli esempi, i piccoli sforzi devono essere premiati, e portare dei risultati nella lotta alla dipendenza, che è un problema tipicamente terreno, ma che abbiamo il dovere il diritto di andare a controllare, altrimenti diventa dura."

In chiusura dell'incontro il senatore Nave sottolinea quella che ritiene essere "una battaglia di buon senso. Parlo anche da membro della commissione Industria. Diventa importante tornare a quello che era un piacere, ma con una perdita controllata. Terrò conto di quanto è emerso oggi, sia in commissione che nel passaggio emendativo. Non è giusto che il Governo vada a toccare ancora di più i cittadini, perché non è in grado di reperire risorse altrove. Non esiste che lo Stato faccia a cassa sui cittadini laddove invece ha la possibilità di fare cassa altrove e non lo fa, magari toccando gli extra profitti, andando a chiedere risorse in Europa, o andando a risparmiare su alcuni sprechi."

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