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Sapar: "Lettera di replica a concessionari e avvio azioni legali"

31 gennaio 2015 - 07:26

Si è tenuta mercoledì 28 gennaio l’assemblea dei soci delle regioni Marche e Romagna dell'associazione Sapar. L’incontro, organizzato a Pesaro e presieduto dai Presidenti di Delegazione Ilario Luzi e Roberto Renzi, con la partecipazione del Presidente Nazionale, Raffaele Curcio, ha visto una massiccia partecipazione dei soci.

Scritto da Redazione
Sapar: "Lettera di replica a concessionari e avvio azioni legali"

Tra i temi trattati, oltre alle problematiche quotidiane, grande risalto hanno avuto la Legge di stabilità e il decreto attuativo Aams, la Legge Delega Fiscale, le nuove procedure per l’iscrizione al Ries e il tesseramento 2015. La platea dei soci ha partecipato attivamente all’incontro, esponendo le proprie preoccupazioni sulla conseguenze che la Legge di Stabilità e la Delega Fiscale porteranno a tutti gli operatori del comparto giochi. Inoltre si è stabilita una linea comune da seguire, soprattutto nei confronti dei concessionari. A tal riguardo l’associazione Sapar ha predisposto una lettera di replica nel caso in cui gli stessi concessionari presentassero nei rendiconti contabili una nuova voce recante un ulteriore addebito in base al comma 649 dell’art.1 della legge di stabilità 2015. Gli associati sono stati pertanto invitati a contestare il pagamento di queste ulteriori somme estranee alla prassi sinora seguita.
Inoltre è stato ribadito che l’associazione ha preso contatti con studi di avvocati di rilevanza nazionale "per avviare azioni legali volte ad impugnare le disposizioni dinanzi agli organi giurisdizionali competenti; per questo i soci dovranno dimostrarsi uniti come non mai, per fare fronte comune e avviare una collaborazione attiva nei procedimenti.
Durante l’assemblea è stato poi illustrato anche il percorso politico che la Sapar sta seguendo, avviando rapporti interlocutori con diversi membri delle Istituzioni, al fine di tutelare il più possibile gli operatori del settore gioco, vittime di una norma iniqua e incostituzionale che è quella introdotta dalla Legge di Stabilità. L’obiettivo è quello di far comprendere, soprattutto ai soggetti deputati alla stesura dei decreti attuativi della Delega Fiscale, che il settore che si va a colpire è quello che crea occupazione legale e fonte di gettito erariale per lo Stato", si legge in una nota.

 

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