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Elenco Ries, As.tro: ‘Monitorare andamento iscrizioni, ma salvaguardare monte raccolta’

23 aprile 2015 - 15:36

“I dati relativi all’affluenza dei rinnovi dei punti vendita non sono positivi, e benché sia verosimile che tutto il comparto si adoperi sino all’ultimo secondo utile per sollecitare e supportare il buon esito del nuovo processo, occorre approntare una strategia preventiva che metta al riparo un bene pubblico, la raccolta erariale di gioco, da nefaste conseguenze”.

Scritto da Redazione
Elenco Ries, As.tro: ‘Monitorare andamento iscrizioni, ma salvaguardare monte raccolta’

È quanto sottolinea l’associazione As.tro in relazione al rinnovo dell’iscrizione dell’elenco Ries, che aggiunge: “Se è vero che ad oggi risulta rinnovato solo il 10% del parco-esercenti, e se è vero che un sistema telematico può lavorare anche migliaia di iscrizioni al giorno, è altresì vero che non è verosimile l’acquisto, la distribuzione, la configurazione/installazione di migliaia di kit di firma digitale e il completamento della procedura di rinnovo, con la stessa cadenza. Gli scenari sono quindi i seguenti: si accetta una soglia massima di tolleranza di sistema, in virtù della quale, ad esempio, al raggiungimento di una quota del 90% di rinnovi tempestivi il processo si può considerare validato; si accetta che al mancato raggiungimento della soglia minimale, si riaprono le porte (e i termini) per il rinnovo cartaceo, rimodulando il processo per quanto riguarda il 2016; non si fa nulla, e si accetta di dover prospettare all’Esecutivo che il sistema di raccolta di gioco pubblico a mezzo Adi potrà subire un contraccolpo con conseguenze erariali notevoli. La apparente facilità con cui un mancato rinnovo può trasformarsi in nuova iscrizione cartacea è una illusione. In Lombardia, Toscana, Liguria (ovvero il 45% dell’intera raccolta nazionale), la soluzione di continuità dell’iscrizione è monitorata dagli enti locali al fine di evidenziare (e stroncare) le nuove installazioni, vietate nel perimetro delle aree sensibilizzate. In ballo, pertanto, c’è molto, anzi, più di quanto si possa pensare. Il dovere di ogni attore della filiera è quello di contribuire al successo del nuovo sistema, ma è altresì doveroso comprendere il punto di partenza in cui l’iscrizione telematica è stata introdotta. Il 70% dei punti vendita ha sempre visto nel gestore il referente per l’espletamento della pratica cartacea, mentre il restante 25-30% ha potuto farcela da solo in virtù di una propria attitudine intrinseca verso gli adempimenti burocratici (ad esempio i tabacchi, i money transfert, le ricevitorie con corner, i punti dedicati). In un bacino di pubblici esercizi, invece dove la stessa titolarità muta – di media – ogni 18-24 mesi, la sensibilizzazione è percorso arduo, al punto che solo tramite la solita supplenza di prossimità (ovvero il gestore), il sistema ha potuto allestire l’elenco e mantenerlo sino ad oggi. As.Tro monitorerà l’andamento delle iscrizioni, ma sicuramente non si sottrarrà dall’onere istituzionale di salvaguardare il monte raccolta, fondamentale parametro di sopravvivenza delle imprese di gestione”.

 

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