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Mazzucato (Acmi): 'Governo intervenga sul gioco per ridare slancio a imprese'

14 ottobre 2015 - 09:55

Non solo 500 milioni ma ben 2,5 miliardi di euro per 5 anni. Sono i numeri previsti dalla Legge di Stabilità per il 2015 di cui tenere conto, secondo il presidente di Acmi, Roberto Mazzucato, che asupica un intervento del governo.

Scritto da Alessio Crisantemi
 Mazzucato (Acmi): 'Governo intervenga sul gioco per ridare slancio a imprese'

Roma - "Siamo alle prese con uno dei momenti più difficili in assoluto nella storia del settore ma come produttori non vogliamo certo darci per vinti, certi che c'è ancora molto da fare. Ma il governo dovrà fare la sua parte per recuperare una situazione che sta diventando insostenibile". A parlare è Roberto Mazzucato, Presidente di Acmi - l'Associazione nazionale dei produttori di giochi - che spiega a GiocoNews.it le difficoltà delle imprese nel programmare anche l'immediato futuro. "Se il clima di incertezza generale sembra essere una caratteristica tristemente ricorrente nel nostro settore - spiega - in questo momento ci stiamo trascinando una situazione di estrema difficoltà che non dura da giorni o settimane ma ormai da più di un anno, da quando cioè si era avviato il discorso di possibile riforma del settore cha ha poi però portato, fino ad ora, soltanto all'introduzione della tassazione di 500 milioni che ha creato scompiglio nella filiera".

"DOBBIAMO POTER GUARDARE AVANTI" - Ma secondo il leader dei produttori, oltre a dover uscire all'impasse di questi giorni in vista della scadenza del 31 ottobre per la seconda tranche della Stabilità, il nodo da sciogliere riguarda soprattutto i 2,5 miliardi e non solo i 500 milioni che rappresentano solo una parte della nuova imposta. "Anche se in questi mesi continuaiamo a parlare dei 500 milioni da versare per l'anno corrente, non bisogna affatto dimenticare che la Stabilità parla di 500 milioni l'anno per 5 anni. Quindi oltre a risolvere la situazione attuale bisognerà guardare anche più avanti o rischiamo la scomparsa di un pezzo di settore", aggiunge Mazzucato.
LE SLOT "REMOTE" - Il numero uno di Acmi, intanto, ha portato avanti con l'associazione e con gli altri organismi che siedono nel tavolo tecnico di ConfindustriaSistema Gioco Italia i lavori di studio rispetto al tema delle "Awp da remoto" che erano state introdotte dalla Legge Delega ma mai, finora, attuate. "Nonostante il cambio di scenario in politica abbia raffreddato gli slanci di qualche mese fa - spiega - i lavori procedono e posso anche dire che siamo arrivati a buon punto, trovando un'intesa di massima tra tutti gli attori della filiera che, credo e spero, porteranno alla stesura di un progetto unico e condiviso. Manca però chiaramente il progetto principale, cioè quello del Legisaltore, sul tema del rinnovamento del cambio macchine. Ma è assolutamente necessario intervenire per risollevare le sorti dell'industria". E l'eventuale introduzione di una tassazione sul margine potrebbe essere lo spunto utile, oltre a una soluzione ideale, secondo lo stesso Mazzucato, ma solo "se accompagnata da una modifica delle percenutali di vincita delle new slot rispetto agli attuali parametri", in modo coerente con quanto avviene con tutti gli altri prodotti di gioco, dalle vlt all'online.

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