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Pascual (Codere): ‘Momento critico per il settore, rilancio possibile insieme ai gestori’

09 luglio 2015 - 08:03

Una soluzione politica ma anche un nuovo equilibrio nei rapporti tra concessionari e gestori. E' la ricetta proposta da Codere Italia per uscire dalla crisi.

Scritto da Sara Michelucci
Pascual (Codere): ‘Momento critico per il settore, rilancio possibile insieme ai gestori’

Per uscire dalla situazione di estrema difficoltà in cui si trova il comparto del gioco pubblico, occorre un intervento politico e una soluzione legislativa. Ma il settore, dal canto suo, deve valorizzare le proprie risorse, ripartendo, per esempio, dal rapporto sinergico tra concessionari e gestori. E' questo, in estrema sintesi, il pensiero di Alejandro Pascual Gonzales, già Amministratore delegato di Codere Italia e delle sue controllate e ora Coo Europe, come spiega in un'intervista rilasciata a GiocoNews.it nella quale spiega le opportunità che si affacciano alle orizzone per l'azienda e per i partner, oltre a riflettere sulle criticità del momento.

E’ di questi giorni la lettera aperta del Presidente di Codere Josè Antonio Martinez Sampedro in cui dichiara “La compagnia intende incrementare i suoi livelli di investimento affidandosi alla riduzione dei costi finanziari previsti nel processo di ristrutturazione”. Cosa significa questo per Codere in genere e, soprattutto, per Codere Italia, lo spiego proprio Pascual.

Il 2014 è stato un anno ”condizionato dalle trattative con i creditori” così come riportato nella lettera aperta del vostro Presidente. Cosa ha significato e cosa significa oggi questa situazione per l’Italia?
“Codere in Italia, come in altri Paesi dove il Gruppo opera, nel 2014 si è focalizzata sul miglioramento operativo della nostra attività e questo ci ha consentito di chiudere il 2014 con buoni risultati nonostante il contesto macroeconomico negativo, lo scenario politico quanto mai avverso e quello mediatico devastante per il settore. Oltre a questo la nostra politica di vicinanza al gestore ha dato i suoi frutti e, grazie alla qualità dei nostri servizi, al rapporto con il cliente basato sulla fiducia reciproca e sulla affidabilità, ha fatto si che Codere Network, la rete di collegamento degli AdI, aumentasse il numero di apparecchi collegati e non altri subisse contraccolpi. Anche le nostre sale bingo, ormai Gaming Hall a tutti gli effetti, hanno confermato di avere la fiducia dei clienti e di essere luoghi di intrattenimento gradevoli e accoglienti e hanno centrato, nonostante tutto, l’obiettivo che si erano date”.
Il 2015 è partito sotto la stella negativa della “Legge di Stabilità” quali le conseguenze sul business in Italia?
“Il 30 dicembre del 2014 era già chiaro a tutti che la Legge di Stabilità avrebbe generato una conflittualità non facilmente ricomponibile e riconducibile ad una norma che ha previsto una riduzione significativa degli aggi per tutta la filiera, pari quasi ai ricavi complessivi dei 13 concessionari di rete e che ha lasciato a questi ultimi l’intera responsabilità della raccolta senza definire criteri di ripartizione chiari. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: settore spaccato, conflittualità, incapacità di individuare obiettivi chiari e, last but not least, il rinvio del decreto attuativo dell’art. 14 della Legge Delega a data da destinarsi”.
La legge di Stabilità 2014, con la sua seconda rata ad ottobre, e la mancata approvazione del Decreto Attuativo dell’art. 14 della Legge Delega rappresentano uno scenario “ad alta tensione” Quali le sue riflessioni in merito?
“La mancata emanazione del Decreto attuativo dell’art. 14 della Legge Delega rappresenta certamente una opportunità persa per il Settore. Le aspettative di tutti gli Operatori erano altissime soprattutto per chiarire competenze e ruoli che attualmente stanno generando non poca confusione e molti problemi. Tra questi cito primo tra tutti il pericolosissimo ritorno all’offerta illegale legato alle norme locali che, mascherate dietro la tutela della salute, stanno generando fenomeni di espulsione del gioco legale a favore dell’illegalità: il dilagare dei totem è tra i fenomeni più evidenti. I Concessionari hanno mostrato massima fiducia al Sottosegretario Baretta e hanno accettato, pur con immensi sacrifici, di anticipare il pagamento, lo scorso 30 aprile, della prima rata della Legge di Stabilità confidando nella promessa che un provvedimento ad hoc avrebbe garantito che la seconda rata, prevista per il prossimo 31 ottobre, non avrebbe sofferto la stessa situazione della prima. Oggi è chiaro a tutti che il settore degli apparecchi è in ginocchio e che il Governo, non dando seguito alle istanze del Settore, ha mancato di tutelare il gioco legale lasciando ampi spazi all’illegalità che è figlia della criminalità organizzata. In questo modo a breve dovremo dimenticarci il contrasto al Gapla tutela dei minori, i programmi di gioco responsabile attuati in questi anni dagli operatori legali. Un bel passo indietro. Ottimisticamente continuo a sperare che il Governo si ravveda velocemente e non porti alle estreme conseguenze questa situazione già di per sé grave”.
Come intendete affrontare il prossimo futuro?
“Lo affronteremo nell’unico modo che conosciamo e che abbiamo visto funzionare: ci presenteremo ai potenziali partner con proposte interessanti, fondate su strategie di comune interesse, e costruendo insieme con loro percorsi che siano garanzia per tutti di trasparenza, professionalità e condivisione. Non crediamo nella legge del pesce grande che mangia il pesce piccolo ma piuttosto nella forza comune che deriva dall’essere consapevoli dei rischi che un mercato come quello attuale presenta e delle opportunità che un gruppo come il nostro insieme a professionisti seri e conoscitori del business può cogliere”.

 

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