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Stabilità, Cds dà ragione al Tar Lazio: 'Confermata tassa dei 500 milioni' fino al merito

13 maggio 2015 - 09:57

Non emergono ragioni tali da giustificare la riforma della impugnata ordinanza, non rinvenendosi, in particolare, in capo alla parte appellante il requisito di danno grave ed irreparabile nelle more della trattazione del merito della causa di primo grado già fissata dal Tar alla ravvicinata udienza pubblica del 1° luglio 2015. Con questa motivazione il Consiglio di Stato ha respinto l'appello presentato da un gruppo di operatori del gioco contro ministero delle Finanze e Agenzia delle dogane e dei monopoli per la riforma dell'ordinanza con cui il Tar Lazio aveva negato la sospensiva sulla tassa da 500 milioni.

Scritto da Redazione GiocoNews
Stabilità, Cds dà ragione al Tar Lazio: 'Confermata tassa dei 500 milioni' fino al merito

 


Secondo l'ordinanza emessa lo scorso 7 maggio dal tribunale amministrativo laziale, "non appare compiutamente dimostrato che, ottemperando tutti i soggetti della filiera a quanto disposto dall’art. 1, comma 649, della legge n. 190/2014 e dal provvedimento impugnato, sussista un pregiudizio irreparabile nelle more della decisione del merito del ricorso".


Inoltre, le esigenze cautelari addotte dalla società ricorrente non giustificavano "la concessione della richiesta misura cautelare in quanto: l’importo del versamento da effettuare, da parte dell’intera filiera del gioco legale, alla data del 30 aprile 2015 ammonta a 200 mln di euro; non appare compiutamente dimostrato che, ottemperando tutti i soggetti della filiera a quanto disposto dall’art. 1, comma 649, della legge n. 190/2014 e dal provvedimento impugnato, sussista un pregiudizio irreparabile nelle more della decisione del merito del ricorso".

 

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