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Tar Puglia: 'Questura deve fornire motivazioni diniego licenza scommesse'

22 giugno 2015 - 11:40

Raccolta delle scommesse sotto la lente del Tar Puglia, che ha trattato l'argomento con un decreto e una sentenza che hanno in sostanza dato ragione ai ricorrenti, i titolari delle sale.

Scritto da Redazione GiocoNews
Tar Puglia: 'Questura deve fornire motivazioni diniego licenza scommesse'

 


"L’Amministrazione è parimenti tenuta a pronunciarsi laddove ragioni di giustizia ed equità impongono l’adozione di un provvedimento, nonché tutte le volte in cui, in relazione al dovere di correttezza e di buona amministrazione, sorga per il privato una legittima aspettativa a conoscere il contenuto e le ragioni delle determinazioni amministrative, qualunque esse siano". Così il Tar ha accolto con una sentenza il ricorso con cui un esercente ha richiesto la "dichiarazione dell'illegittimità del silenzio serbato dalla Questura di Lecce in ordine all’istanza, dallo stesso presentata al fine di ottenere l’autorizzazione di polizia ex art.88 Tulps per l’attività di esercizio delle scommesse".


LE MOTIVAZIONI - Per i giudici il ricorso è fondato e deve essere accolto, in quanto "il silenzio-rifiuto disciplinato dall'ordinamento è istituto riconducibile a inadempienza dell'Amministrazione, in rapporto ad un sussistente obbligo di provvedere (Cons. St., Ad. Plen., 10.3.1978, n. 10 e successiva giurisprudenza pacifica); tale obbligo può discendere dalla legge, da un regolamento o anche da un atto di autolimitazione dell'Amministrazione stessa, ed in ogni caso deve corrispondere ad una situazione soggettiva protetta, qualificata come tale dall'ordinamento ordina all’Amministrazione intimata di provvedere in ordine all’istanza formulata dal ricorrente ai sensi dell’art.88 Tulps".

 

RINVIO AL MERITO - In un'altra seduta, il Tar Puglia si è pronunciato con decreto contro il ricorso del titolare di un'agenzia di scommesse contro il responsabile dello Sportello Unico delle Attivtà Produttive del Comune di Aradeo (Le) ha inibito a quest'ultimo l'esercizio dell'attività di raccolta delle scommesse sportive e ippiche. Il tribunale ha accolto l’istanza di misure cautelari monocratiche e fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio dell’8 luglio 2015.

 

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