L’iniziativa è stata promossa - nella giornata annuale dedicata alla sensibilizzazione sul gioco d’azzardo - dalla Consulta comunale sui giochi con premi in denaro e dalle associazioni che da tempo sono impegnate su questo tema Auser, gruppo Abele, Libera.
I DATI - Secondo quanto riferito al convegno, a Genova sono 1368 gli esercizi in cui è possibile giocare e 57 le sale specializzate, con una densità pari a 9,7 sale giochi ogni 100.000 abitanti, mentre il 'giocato' pro capite è pari a 755 euro. "E questo - come ha spiegato l'assessore alla Legalità Elena Fiorini - nonostante il primo effetto del regolamento comunale emanato l’anno scorso sia stato l’azzeramento delle nuove aperture di sale giochi, comprese quelle già programmate".
ASS. FIORINI: "NON SIAMO ANCORA SODDISFATTI" - Le istituzioni, ha poi proseguito l'assessore, "possono e devono compiere azioni di sensibilizzazione, le norme possono dare prospettive, ma è importantissimo il lavoro della società civile per la promozione di valori da parte di civica amministrazione e cittadini insieme. Se è vero che Genova con il suo regolamento è un simbolo e un esempio per gli altri comuni, non possiamo ancora dirci soddisfatti, anche se abbiamo 'mosso' alcune cose e il lavoro continua, per esempio con il monitoraggio di tabaccherie e bar che sarà terminato entro luglio”.
ASS. ODDONE: "INTERVENGA LO STATO" - L’assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone ha evidenziato la necessità, a livello politico, "che il governo nazionale si faccia carico della problematica. Una legge nazionale che stabilisca criteri uniformi per tutti i comuni sarebbe auspicabile e i deputati genovesi Stefano Quaranta e Lorenzo Basso sono impegnati in questo senso. Anche la pubblicità è un elemento su cui è necessario poter incidere e, a questo proposito, la buona notizia è la decisione della Sampdoria di non rinnovare il contratto con l’attuale sponsor, uno dei maggiori concessionari di gioco pubblico". Il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello, ha sottolineato l’impegno della Consulta comunale sui giochi con premi in denaro, voluta dal consiglio comunale e condotta dai consiglieri Pier Claudio Brasesco (lista Doria) e Matteo Campora (Pdl).
VETROFANIE AI LOCALI NO SLOT - E’ stata Maria Carla Italia, del Municipio centro est, a consegnare le vetrofanie agli esercenti che hanno scelto di non mettere slot nei propri locali o, come ha raccontato Cristina Perretti del circolo Arci di sant’Eusebio, di far disinstallare quelle che c’erano. "Appiccicare alla porta la vetrofania con la scritta 'Non t’azzardare', accompagnata dall’immagine della slot machine 'dentata' opera dei grafici Francesco Di Biaso e Enrico Machiavello, significa che in quell’esercizio commerciale è stata fatta una scelta valoriale, cui corrisponde una rinuncia a introiti economici, e sarà quindi un segnale che potrebbe farci scegliere in maniera diversa il bar dove fare colazione".Nel corso del convegno è stata presentata la carta dei valori sul gioco d'azzardo, 'L'azzardo non è un gioco', cui possono aderire singoli e associazioni.