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Stabilità: alla Camera cadono i primi emendamenti sul gioco, Baretta "Nessuna remora su Ddl Gap"

22 dicembre 2014 - 17:36

Si accende la diatriba in Aula alla Camera sulla legge di Stabilità e cadono i primi emendamenti sul gioco. Respinti quelli del M5S che chiedono Al comma 643, sopprimere le lettere c) e d) e  Al comma 643, lettera e), sopprimere le parole: ridotta di un terzo e senza applicazione di sanzioni ed interessi.

Scritto da Sm
Stabilità: alla Camera cadono i primi emendamenti sul gioco, Baretta "Nessuna remora su Ddl Gap"

 

I deputati M5S in merito alla movimentata giornata in aula sulla legge di Stabilità sottolineano in una nota: “Basta. Non ci stiamo. E abbiamo protestato in aula in modo chirurgico, su temi specifici e concreti come l’Irap per i piccolissimi imprenditori, i favori ai signori del gioco d’azzardo e la mortificazione della nuova filiera del pellet”.

IL GOVERNO - Il sottosegretario Pierpaolo Baretta, sul tema del gioco e in particolare sul Ddl sul gioco patologico fermo in Commissione Salute alla Camera, aggiunge: “Non spetta al Governo dire se quel disegno di legge andrà o non andrà in Aula; non è mia competenza. Quello che io dico, e ho già avuto modo di dirlo in un'altra sede, ma mi pare questa l'occasione opportuna, è che il Governo non ha nessuna remora ad affrontare contestualmente il disegno di legge per i contenuti che propone e il decreto delegato a seguito dell'applicazione dell'articolo 14, proprio perché, come è scritto in testa al comma 643, l'obiettivo del Governo è esattamente quello, certamente in attesa del riordino, perché quello avviene con la delega e non con la legge di stabilità, 'di assicurare la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza nonché delle fasce sociali più deboli e dei minori di età'. Questo è l'obiettivo politico e strategico che il Governo ha a cuore e che vuole portare avanti. Lo vuole fare assieme al Parlamento e non è la legge di stabilità che conclude questo itinerario.
Peraltro, voglio dire, poiché si fanno molti dati, che con questo intervento sulla legge di stabilità si porta a 1.500 milioni, 1 miliardo e mezzo, quello che si chiede agli operatori dei giochi, senza toccare le vincite di chi gioca, perché quello fa parte della discussione che è stata prospettata poco fa, compresa quella serissima della collocazione delle macchinette e delle sale, che ha bisogno di una regolamentazione ben più robusta di quella attualmente disponibile.  Quindi, con questa legge di stabilità nel momento in cui si regolarizza – sì il termine è corretto: si regolarizza, perché non tutto ciò che è irregolare è illegale – cioè si mette l'operatore di fronte ad una scelta: o ti regolarizzi o vai fuori dalla legalità e a quel punto l'intervento è drastico ed è un intervento di polizia, non soltanto un intervento fiscale. Ma puoi regolarizzarti perché sono circa 7mila in Italia i punti non regolari, non illegali, così come ricordava il collega Causi. Lasciare questa situazione in balia dei centri urbani e delle   nostre periferie è un problema serissimo. Intanto, colpiamo la filiera chiedendogli di mettere a disposizione dello Stato un miliardo e mezzo. Tra venti giorni, un mese, apriremo una discussione presentando il decreto e in quella sede discuteremo del riordino complessivo della materia, tenendo anche conto delle indicazioni che emergeranno nella proposta di legge che attualmente è presente in Parlamento”.

 

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