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Puglia, Epifani (Pd): “No a sanatoria incondizionata per punti scommesse illegali”

04 febbraio 2015 - 08:36

É opportuno che venga modificata la norma che prevede una sanatoria per le sale da gioco non autorizzate - norma prevista dalla legge di stabilità 2015 e votata dal Parlamento a fine 2014 - affinché il condono sia coerente innanzitutto con le leggi regionali qualora ci fossero e non vanifichi gli sforzi di Regioni come la Puglia, la quale si è dotata di una legge all'avanguardia di contrasto al gioco d'azzardo patologico. Lo ha chiesto il consigliere regionale Pd, Giovanni Epifani, che dopo la richiesta di modificare la legge pugliese sul Gap per bloccare l'aumento del gioco non autorizzato ha inviato una lettera a tutti i parlamentari pugliesi affinché si facciano promotori di un emendamento da inserire nel cosiddetto decreto milleproroghe al voto nei prossimi giorni.

Scritto da Redazione GiocoNews
Puglia, Epifani (Pd): “No a sanatoria incondizionata per punti scommesse illegali”

 

Ha spiegato il consigliere Pd: "Secondo i dati forniti dall'associazione delle sale da gioco autorizzate, Agipro, e dalle forze dell'ordine, nel 2014 in Puglia ci sono due agenzie non autorizzate per ogni punto scommesse regolare. I bookmaker senza autorizzazione sono praticamente raddoppiati dal 2013 lievitando a 1.500, contro poco meno di 800 sale regolari. I Centri trasmissione dati (Ctd ovvero i bookmaker al di fuori della rete legale) non riconoscendosi nelle norme italiane, non sono vincolati da nessuna legge, né tanto meno dal dispositivo pugliese sul gioco d'azzardo approvato a fine 2013 il quale prevede alcune misure restrittive per i centri scommesse come il cosiddetto distanziometro (l'obbligo di almeno 500 metri dai luoghi sensibili)".

 

EMENDARE DECRETO MILLEPROROGHE - Rispetto a questo stato di cose, prosegue Epifani, " la sanatoria prevista dalla legge di stabilità per i punti non autorizzati, consentirà ai Centri trasmissione dati di regolarizzarsi solo attraverso il pagamento di poche migliaia di euro (15-16 mila euro tra sanatoria e imposte arretrate). Pertanto, occorre un intervento coeso di tutti i parlamentari pugliesi affinché, attraverso un emendamento al decreto mille proroghe, non vengano regolarizzati i centri non autorizzati tout court, ma solo a condizione che essi operino nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti regionali".

 

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