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Le lotterie nazionali diventano due, De Micheli:‘Fondi ad hoc per integrare massa premi’

30 aprile 2015 - 08:21

Nel 2015 la lotterie Italia perderà la sua ‘unicità’ a livello nazionale e sarà dunque affiancata da una seconda, sulla quale, pur non sottovalutando le finalità solidaristiche, la commissione Finanze del Senato non ha nascosto qualche preoccupazione circa l’eventuale successo.

Scritto da Anna Maria Rengo
Le lotterie nazionali diventano due, De Micheli:‘Fondi ad hoc per integrare massa premi’

 

È quanto prevede Schema di decreto ministeriale per l’individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell’anno 2015 del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e che ieri, con un po’ di ritardo ha ottenuto il via libera anche da parte della commissione Finanze del Senato.

Con il decreto “sono individuate le seguenti manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali per l’anno 2015: premio Louis Braille (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e Lotteria Italia con eventuale abbinamento a una trasmissione televisiva.

La relazione tecnica sottolinea che “ora, più che in passato, il tentativo di accentuare il carattere solidaristico di tale prodotto di gioco possa contribuire a una sua rivitalizzazione. Per queste ragioni si propone per l’anno 2015, accanto alla tradizionale Lotteria Italia, anche una lotteria abbinata al ‘Premio Louis Braille’, organizzato dall’Unione Italiana Ciechi che, per una buona riuscita della lotteria, si è mostrata disponibilità a un’attività di sensibilizzazione nelle proprie sedi finalizzata a una più capillare distribuzione dei biglietti”. La relazione sottolinea inoltre, per quanto concerne la lotteria Italia, come sia evidente che il “suo collegamento a trasmissioni televisive e/o radiofoniche di grande richiamo è l’elemento imprescindibile per ravvivare nei giocatori l’affezione a tale gioco. Infatti è innegabile che l’impatto mediatico esercitato dal messaggio televisivo susciti curiosità nei confronti della lotteria e, quindi è ipotizzabile che il pubblico dimostri un maggiore interesse per la proposta. Quindi, si può sicuramente affermare che ai fini del rilancio del settore, e in particolare per la Lotteria Italia, la riaffermazione delle lotterie’tradizionali’ non può prescindere dal correlato interesse che le emittenti televisive potranno riservare nei confronti di tale gioco proponendo abbinamenti a spettacoli televisivi di più rilevante interesse e in fasce orarie di maggiori audience”.

 

L’INTERVENTO DI DE MICHELI - Al dibattito in commissione è intervenuto anche il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, che, nel rispondere alle osservazioni presentate dal senatore del Movimento 5 Stelle Vacciano, ha fatto presente che, ai sensi della normativa di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1677 del 1948, dall'importo dei biglietti venduti di ciascuna lotteria si deducono le relative spese; della somma residua il 50 per cento costituisce la massa premi e il 50 per cento è devoluto agli enti beneficiari; qualora le lotterie siano abbinate a manifestazioni organizzate dai comuni o altri enti, gli utili sono ad essi devoluti, limitatamente a una quota pari ad un terzo, mentre i due terzi sono versati in conto entrata al bilancio dello Stato. Le spese da dedurre al fine di determinare le quote di massa premi e di utile sono: l'aggio spettante ai rivenditori, l'importo spettante all'affidatario della gestione della lotteria, una quota relativa al rimborso delle spese di gestione riconosciuta all'Amministrazione, le spese sostenute a titolo promozionale. Qualora la quota da destinare a massa premi dovesse risultare insufficiente può essere integrata mediante l'utilizzo dei fondi previsti a tale scopo, a carico del bilancio dello Stato.

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