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Conferenza Unificata Stato-Regioni e riordino giochi: le richieste dell'Anci

19 aprile 2016 - 14:32

Distanziometro di 500 metri e competenza edilizia dei Comuni: sono alcune delle richieste che l'Anci presenterà alla Conferenza Unificata Stato-Regioni per il riordino dei giochi.

Scritto da Redazione
Conferenza Unificata Stato-Regioni e riordino giochi: le richieste dell'Anci

 


"Introduzione di un regime autorizzatorio in luogo dell’accesso attraverso Scia sia per l’apertura che per il trasferimento delle sale gioco rimandando la competenza esclusiva allo Stato sull’intera materia (si veda quanto ha ritenuto il Parlamento con l’approvazione dei commi dedicati al gioco legalizzato della legge di stabilità 2016 utilizzando 'motivi imperativi di interesse generale'); unificazione dei già previsti titoli autorizzatori per le sale pubbliche per biliardi o per altri giochi leciti, nonché per l’esercizio delle scommesse (ex artt. 86 e 88 Tulps) in una unica autorizzazione in capo al questore in quanto attività qualificabile in materia di sicurezza ed ordine pubblico". Sono alcune delle richieste formulate dall'Anci - Associazione nazionale Comuni italiani nell'ambito del documento 'Misure normative e tecniche proposte da Anci per il superamento del conflitto normativo in materia di gioco pubblico' che verrà presentato alla Conferenza Unificata Stato Regioni chiamata a riordinare la normativa sui giochi secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità 2016.

 

Queste misure, che Gioconews.it pubblica in anteprima, erano in parte già state anticipate nel corso dell'audizione del X Comitato della commissione Antimafia coordinato dal senatore del Pd Stefano Vaccari

 

I POTERI DI REGIONI E COMUNI - "Si rammenta che le attività contemplate nell’art. 86 Tulps (es. alberghi, esercizi di somministrazione, eccetera) sono già superate da nuove discipline amministrative in capo alle Regioni e ai Comuni; in capo al Comune dovrebbe restare la sola disciplina edilizia speciale in materia di realizzazione, trasformazione, destinazione d’uso sui locali adibiti a sale da gioco e raccolta scommesse; in capo alle Regioni e ai Comuni resterebbe la competenza alla pianificazione territoriale attraverso i Prg e altri strumenti urbanistici economico-sociali e di localizzazione con l’obiettivo di equiparare le sale giochi alle sale per la raccolta delle scommesse compresi i Ctd (centri trasmissione dati)", si legge ancora nel documento.
 
DISTANZIOMETRO DI 500 METRI - Per quanto riguarda la localizzazione e i requisiti dei locali (agenzie per la raccolta delle scommesse, sale Vlt, eccetera) "il locale dove viene svolta l’attività deve essere distante almeno 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da: istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie; luoghi di culto, intendendosi come tali anche i cimiteri;impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani; strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, ed inoltre strutture ricettive per categorie protette; attrezzature balneari e spiagge; giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati e altri spazi verdi pubblici attrezzati; musei civici e nazionali; negli immobili di proprietà della civica amministrazione, nonché con riferimento agli immobili delle società partecipate della stessa amministrazione; nei chioschi su suolo pubblico; nell’area del centro storico delle municipalità. Va tenuto presente che ai fini della misurazione della distanza tra locali e i luoghi  sopra richiamati, essa dovrà essere misurata partendo dal centro della porta di  ingresso al locale e seguendo il percorso pedonale più breve, nel rispetto del Codice della Strada, fino al centro della porta di ingresso del luogo sensibile".
 
I REQUISITI DEI LOCALI - Inoltre, "va tenuto presente che ai fini del rilascio dell’autorizzazione il locale deve rispettare: la normativa vigente in materia di barriere architettoniche; la normativavigente in materia di inquinamento acustico; la normativa vigente in materia  igienico-sanitaria e sicurezza dei luoghi di lavoro; i regolamenti di polizia urbana; la normativa urbanistica edilizia vigente; rispondere ai requisiti di sorvegliabilità  previsti dall’art. 4 del DM 564/92 e s.m.i.".
 
FONDO PER LA 'PUBBLICA UTILITA' - Infine l'Anci chiede alla Conferenza Unificata di prevedere un fondo, "da quantificare in misura percentuale rispetto alle entrate erariali derivanti dal gettito assicurato dagli apparecchi Awp e Vlt, da destinare ai Comuni per fini di pubblica utilità".
 

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