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Comune Firenze, bocciata mozione Sel che chiede giro di vite sul gioco

29 giugno 2016 - 08:15

La commissione Sviluppo economico del Comune di Firenze boccia mozione Sel che chiede più controlli sulle sale da gioco, ora l'iter prosegue in Consiglio.

Scritto da Redazione
Comune Firenze, bocciata mozione Sel che chiede giro di vite sul gioco

 


"Intensificare i controlli, anche destinando maggiori risorse, sulla pubblicità che molte sale slot/Vlt promuovono sia all’esterno che all’interno dei propri locali, valutare un incremento del personale comunale destinato al controllo del fenomeno, in particolare per quanto riguarda lo Sviluppo Economico e la Polizia Municipale, così da poter svolgere in maniera ancor più efficace le attività sul territorio, in collaborazione con il personale della Questura e dei Monopoli, la Asl e il personale della Direzione Territoriale del Lavoro, far rispettare l’orario di chiusura delle sale giochi, oggi aperte 24 ore su 24, ovvero a dare piena applicazione all’ordinanza comunale 509/2005". Sono alcuni degli impegni chiesti al sindaco e alla giunta del Comune di Firenze dalla mozione 'Misure urgenti contro il gioco d’azzardo' proposta dai consiglieri Sel Giacomo Trombi, Tommaso Grassi e Donella Verdi, e appena bocciata dalla commissione Sviluppo economico.

 

La mozione, che ora dovrebbe passare comunque al vaglio del Consiglio comunale, chiede inoltre di "dare mandato all’avvocatura del Comune perché sia a completa disposizione degli uffici che si occupano della materia, sull’esempio del Comune di Prato, così da poter procedere efficacemente anche contro eventuali decisioni della Questura qualora non fosse riscontrato il pieno rispetto di quanto stabilito a livello comunale (distanza dai luoghi sensibili) e non di pertinenza della Questura stessa".
 
Infine, i consiglieri Sel chiedono a sindaco e Giunta di prendere l'impegno di "collaborare e partecipare attivamente all’azione dei comuni del Valdarno, fiorentino ed aretino, nella cosiddetta de-slotizzazione dei rispettivi territori, di promuovere un tavolo inter-istituzionale allargato, tra le parti
interessate al controllo e alla repressione del fenomeno, pubbliche e della società civile: Comune, Questura, Monopoli, organizzazioni di volontariato, serie e prive di contraddizioni nel settore, così da produrre politiche innovative ed efficaci nel rispetto delle competenze e delle prerogative di ogni parte".

 

 

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