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Acadi: 'Salvaguardia concessionari e offerta adeguata a domanda'

26 luglio 2016 - 13:31

Presentazione a Roma del Libro Bianco di Acadi: tanti i temi sul tavolo di discussione a partire dalla riforma giochi.

Scritto da Ac
Acadi: 'Salvaguardia concessionari e offerta adeguata a domanda'

Roma - Acadi "ritiene di dover affermare che ogni ulteriore evoluzione regolatoria debba essere improntata tenendo conto della centralità del ruolo dei concessionari (imprese affidatarie di servizi pubblici nazionali)". Lo rende noto l'associazione dei concessionari di gioco in occasione della presentazione del Libro Bianco a Roma.

Il Libro Bianco, attraverso una panoramica del contesto, offre un'analisi dell’andamento del mercato dei giochi, nonché della dinamica del gioco illegale e dei rischi ad esso legati, costituiti dal cosiddetto gioco d’azzardo patologico e dalla fruizione da parte dei minori.
Rappresenta la visione di Acadi per l’individuazione di soluzioni per l’evoluzione del modello di gestione dei giochi legali, che contemperino concretamente gli interessi pubblici con gli interessi privati degli operatori coinvolti nel processo di offerta.

"In tale logica Acadi intende richiamare due principi che ritiene coerentemente - prima ancora che giuridicamente - imprenscindibili per il perseguimento degli obiettivi di evoluzione della regolazione nei giochi pubblici: il mantenimento di una capacità di offerta di gioco adeguata alla domanda di mercato, in un quadro giuridico unico nell'ordinamento nazionale, orientato (per quanto riguarda gli impatti sociali) alla prevenzione dei rischi e non alla proibizione dell'attività di gioco; la salvaguardia dell'operatività delle aziende concessionarie quali organi centrali del sistema di gestione pubblica dell'offerta, attraverso l'affidamento ad esse dello sviluppo di ulteriori soluzioni tecnologiche di rete a tutela dei differenti interessi pubblici. Venendo al merito dell'intesa da consolidare in sede di Conferenza Unificata, il tema più rilevante riguarda l'evoluzione e il nuovo assetto della rete distributiva del gioco pubblico che saranno recepiti in un decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze, sentite le commissioni parlamentari competenti".
AWP DA REMOTO - Acadi ribadisce "la stretta funzionalità di quanto disposto con riferimento all'evoluzione tecnologica degli apparecchi Awp, i quali dovranno consentire il gioco pubblico da ambiente remoto e ridursi complessivamente di numero in misura non inferiore al 30 percento delle autorizzazioni rilasciate al 31 luglio 2015, da effettuarsi, secondo il calendario indicato entro il 31 dicembre 2019. Secondo Acadi alcune tipologie merceologiche di esercizi non risultano idonee a offrire gioco attraverso Awp".
QUALCHE NUMERO - Nel gioco "operano sulle 150.000 imprese con un numero di addetti oltre le 200.000 unità. Di questi 20.000 direttamente impiegati nel settore del gioco e 180.000 nell’indotto".
LA PROPOSTA SULLE AWP - La proposta di Acadi è quella di una "riduzione del numero di punti vendita di offerta del gioco legale sul territorio adeguato ad assicurare il numero di installazioni degli apparecchi previsti nella misura di 265mila al primo gennaio 2019. La misura è concretizzabile nell'ambito dell'intesa da raggiungere in Conferenza Unificata tra Stato e autonomie locali e ha lo scopo di mantenere un'adeguata distribuzione del gioco pubblico nei punti non specializzati per evitarne la sottrazione da parte del gioco illegale e quindi assicurare la sicurezza e la fede pubblica, contribuendo nel contempo alla graduale riduzione dell'offerta tramite Awp".
Acadi parla poi di una "riduzione graduale del numero massimo di apparecchi installabili per corner e ricevitorie dagli attuali 8 a 5 e per bar dagli attuali 8 a 4. Non potranno essere più installati negli stabilimenti balneari, nei circoli privati, negli alberghi, nei ristoranti e nelle edicole (nella rete attuale, equivalenti a circa 20mila apparecchi e 7mila esercizi). La nuova tecnologia Awp può inoltre "garantire l'aumento della capacità di controllo in tempo reale da parte dei concessionari dell'offerta di gioco con apparecchi anche in virtù della costruzione di efficaci piani di prevenzione dai rischi di gioco patologico. Alla luce delle stime diffuse di comportamenti a rischio e di patologia conclamata tra i giovani, maggiori che negli adulti, la primaria rilevanza dell'obiettivo di prevenzione del gioco minorile induce Acadi a considerare il mantenimento dello strumento delle distanze (ipotizzabile in 300 metri) con riferimento esclusivamente a istituti scolastici medi e superiori per i punti vendita che non assicurino una concreta azione di prevenzione del gioco per i minori".

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