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Baldi (Consiglio Lazio): 'Regolamento Roma, Gap specie in periferie'

08 novembre 2016 - 15:23

Il consigliere regionale del Lazio, Michele Baldi, interviene sulle misure contenute nella delibera di regolamento sul gioco di Roma.

Scritto da Redazione
Baldi (Consiglio Lazio): 'Regolamento Roma, Gap specie in periferie'

 

"E' apprezzabile la proposta del Comune di Roma sul gioco d'azzardo. Vorrei però ricordare che il Consiglio regionale del Lazio aveva già approvato all'unanimità una legge sulla ludopatia il 24 luglio 2013 con tutta una serie di punti molto importanti che riguardano soprattutto la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette 'aree sensibili (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani) e prevedendo delle premialità per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine o videolottery".

 

Lo ricorda, in una nota, Michele Baldi, capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio, dopo la presentazione al Comune di Roma della proposta di regolamento sul gioco promossa dal Movimento cinque stelle e dal sindaco Virginia Raggi.

 

Dopo il dibattito 'a distanza' fra i capigruppo di maggioranza e minoranza Paolo Ferrara e Michela Di Biase, la querelle si sposta nella Regione, con il consigliere Baldi che ne approfitta per ricordare lo stato di attuazione della normativa.


"Presso l'Assessorato competente in materia di Politiche sociali è stato istituito un Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d'azzardo, per cui tra l'altro è attualmente in corso una selezione di operatori, per verificare l'impatto delle politiche di contrasto e redigere un rapporto annuale. Ma soprattutto è una legge per tutto il territorio perchè è davvero singolare non rendersi conto di come il problema nasca soprattutto nelle periferie piuttosto che al centro storico. Questa è una legge che deve tutelare la persona e quindi dobbiamo andare a sostenere le situazioni più fragili che si trovano nelle zone più periferiche. Tutto questo è stato confermato dalle tante audizioni che abbiamo fatto a cominciare dai rappresentanti della polizia. Un metodo di confronto, quello dell'ascolto e delle audizioni, che ritengo sicuramente migliore dei diktat del blog di Beppe Grillo", conclude il capogruppo.
 

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