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Decreto fiscale: tre Odg sul gioco accolti come raccomandazione

01 dicembre 2017 - 09:51

Accolti come raccomandazione gli ordini del giorno sul gioco presentati al decreto fiscale, che è stato approvato alla Camera.

Scritto da Sm
Decreto fiscale: tre Odg sul gioco accolti come raccomandazione

Tra ordini del giorno sul gioco sono stati accolti come raccomandazione al decreto fiscale, approvato dalla Camera. 

 

In quello presentato da Giovanni Paglia di Sinistra italiana si impegna il Governo "ad avviare, alla prossima scadenza della vigente concessione per la raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, e nel pieno rispetto dei princìpi comunitari sulla concorrenza in materia di concessioni pubbliche statali generatrici di entrate erariali, le procedure di selezione concorrenziali occorrenti per conseguire tempestivamente l’aggiudicazione di una nuova concessione sulla base dei criteri di cui all’articolo 21, comma 3 del decreto-legge n. 78 del 2009".

In quello presentato da Paolo Fontanelli (Pd), si chiede al Governo di "valutare gli effetti applicativi della norma in questione avendo riguardo alla possibilità di maggiori entrate che lo Stato avrebbe potuto ottenere qualora invece di procedere con un rinnovo automatico della concessione (sui gratta e vinci, Ndr) in essere si fosse attuata una procedura di affidamento su base d’asta".

Giulio Cesare Sottanelli (Ala) impegna il Governo "a valutare l’opportunità di verificare che non vi siano soluzioni che consentano condizioni migliorative rispetto a quelle previste dal predetto comma 1 dell’articolo 20 decreto-legge n. 148 del 2017 e che garantiscano nuove e maggiori entrate al bilancio dello Stato in misura pari ad almeno 800 milioni di euro entro l’anno 2018, adottando ogni utile iniziativa, anche normativa, per regolamentare in modo coerente e non discriminatorio, nell’ottica della promozione della concorrenza, il mercato della raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, rimuovendo ogni ostacolo al pieno dispiegarsi dell’assetto concorrenziale e salvaguardando le legittime pretese dei soggetti aventi i requisiti per operare in tale mercato".

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