Di Maio: 'Divieto pubblicità gioco non favorisce l'illegalità'

 "Lo stop alla pubblicità del gioco d'azzardo, con il decreto Dignità, è legge. Ed era ora, perché la pubblicità del gioco fa cadere in tentazione. Poi, natutalmente, interverremo anche sulle sale slot che stanno vicino alle scuole e che non ci devono stare, ma non è vero che eliminando la pubblicità del gioco legale si finisce per favorire il gioco legale".

Lo afferma il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, nel suo intervento alla trasmissione di La7 "Bersaglio mobile", nella quale si confronta, sulle disposizioni contenute sul decreto Dignità, anche con il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Rivolgendosi al numero uno del'associazione, Di Maio afferma: "Mi spiace che Condindustria difenda le imprese del gioco. La spesa sanitaria per l'azzardopatia è di sei miliardi di euro, e un minore su due gioca".

A Di Maio replica Boccia: "Anche noi abbiamo una funzione sociale ed etica, e vogliamo combattere la ludopatia, ma bisogna distinguere tra il gioco legale, che è giusto che sia tutelato, e quello illegale. Non bisogna generalizzare, come, parlando di un altro tema economico, nel caso dei contratti. L'esempio delle sigarette è giusto e dobbiamo evitare che la pubblicità del gioco vada a tutti, ma bisogna considerare che ora si stanno cambiando le carte in tavola agli operatori del gioco. Il settore va regolamentato e non combattuto".