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Corsico: il Consiglio comunale dimezza la Tari per locali senza slot

18 luglio 2014 - 11:17

Corsico, comune limitrofo a Milano, ha scelto la strada degli sgravi fiscali per limitare il gioco. Il Consiglio comunale ha dato il via libera, con due voti contrari (i consiglieri Francesco Grieco e Roberto Tarantola), alla riduzione del 50% della tassa rifiuti (Tari) per gli esercenti di locali pubblici che non abbiano installato le slot machine o che eliminino quelle già installate. Il Consiglio ha accolto una mozione del consigliere Giacomo Di Capua, emendata dai capigruppo del Pd Davide Varieschi e di Forza Italia Michele Valastro, e dallo stesso Di Capua.

Scritto da Sm
Corsico: il Consiglio comunale dimezza la Tari per locali senza slot

 

“Nei giorni scorsi, la Commissione europea ha adottato una raccomandazione, chiedendo agli Stati membri di accrescere il livello di protezione dei consumatori rispetto ai servizi di gioco d'azzardo online. L'obiettivo è ‘salvaguardare la salute e ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare dal gioco d’azzardo eccessivo o compulsivo’. Il provvedimento adottato dal Consiglio comunale corsichese nei giorni scorsi sarà attuato a partire dal piano finanziario del servizio gestione rifiuti urbani che verrà inserito nel bilancio 2015. La scelta del massimo organo istituzionale di indirizzo e di controllo parte dal presupposto che almeno il 30% della popolazione è interessata alle macchinette mangiasoldi e nel 10% dei casi chi gioca diventa affetto da sindrome da gioco patologico, mentre il 18% da quella da gioco problematico, con ripercussioni sull'intera famiglia del giocatore stesso. Però non esiste ancora una legge che impedisca l'uso e la diffusione delle slot. Per questo il Consiglio ha dato un chiaro indirizzo su come dovrà intervenire l'Amministrazione corsichese “per dare una dimostrazione concreta” di impegno sul tema”, dicono dal Comune.

I PRECEDENTI - Corsico non è nuovo a questo genere di attenzioni: da qui, infatti, alla fine del 2012 è partita una campagna istituzionale, alla quale hanno aderito per primi Legautonomie e Terre di Mezzo, che ha raccolto l'adesione di molti enti locali in tutta Italia portando prima alla definizione del Manifesto dei sindaci per la legalità, e poi a una legge d'iniziativa popolare. Il Consiglio Regionale della Lombardia aveva anche conferito un premio al sindaco di Corsico, Maria Ferrucci, per il suo impegno contro il gioco patologico.

 

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