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Legge Bolzano sale giochi, Comune prende tempo: 'Allarmismi ingiustificati'

07 gennaio 2016 - 11:01

A Bolzano controlli nelle sale giochi rinviati in attesa di un confronto con il commissario Penta, si cerca una soluzione per salvaguardare i posti di lavoro 

Scritto da Fm
Legge Bolzano sale giochi, Comune prende tempo: 'Allarmismi ingiustificati'

 


"In realtà, non c'è nessuna urgenza. Ovviamente è giusto che le norme vengano rispettate, ma non bisogna dimenticare che ci sono dei posti di lavoro di mezzo. La prossima settimana ci vedremo con il commissario straordinario del Comune di Bolzano Michele Penta per decidere il da farsi". L'indiscrezione arriva a Gioconews.it direttamente dagli uffici della polizia municipale di Bolzano, e stempera un po' l'allarme per la scadenza delle autorizzazioni degli apparecchi per molte sale giochi altoatesine dal 1° gennaio 2016, in applicazione della legge provinciale n. 13 del 22 novembre 2010 (Disposizioni in materia di gioco lecito).


LA LEGGE - Ad essere 'in pericolo' da gennaio 2016 sono le sale che hanno ricevuto l'autorizzazione all'esercizio nel 2011, secondo quanto recitano le disposizioni che hanno modificato le 'Norme in materia di pubblico spettacolo' della legge provinciale n. 13 del 13 maggio 1992: "Per ragioni di tutela di
determinate categorie di persone e per prevenire il vizio del gioco, l'autorizzazione di cui all’articolo 1, comma 2, per l'esercizio di sale da giochi e di attrazione non può essere concessa ove le stesse siano ubicate in un raggio di 300 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale. L’autorizzazione viene concessa per 5 anni e ne può essere chiesto il rinnovo dopo la scadenza. Per le autorizzazioni esistenti il termine di 5 anni decorre dal 1° gennaio 2011. Con delibera della Giunta provinciale possono essere individuati altri luoghi sensibili in cui può non essere concessa l’autorizzazione per l’esercizio di sale da gioco e attrazione, tenuto conto dell'impatto della stessa sul contesto urbano e sulla sicurezza urbana nonché dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica. Per le finalità di cui al comma 1, le limitazioni spaziali e temporali sono estese ad ogni tipo di esercizio dedicato al gioco tramite apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modifiche. È vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da giochi e di attrazione. L’esercente deve prestare idonee garanzie affinché sia impedito l’accesso ai minorenni a giochi vietati ai minorenni ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modifiche". Articoli, fra l'altro, dichiarati legittimi dalla Corte costituzionale con sentenza n. 300 del 10 novembre 2011, che hanno aperto la strada a tutte le leggi regionali e ai regolamenti comunali che sono stati emanati in tutta Italia in questi anni.


QUALI GIOCHI? - Resta il problema di interpretazione circa le categorie di giochi colpiti dalla normativa, ma a dare un chiarimento interviene Stefano Sbordoni, legale esperto di gaming: 'Ad oggi, in base al testo della legge e alle definizioni utilizzate - 'sale da giochi e di attrazione' - possiamo dire che il distanziometro
riguarda solo l'intrattenimento, non i giochi da banco né quelli online, non interessa le ricevitorie e le scommesse". Inoltre, secondo un operatore, "ad essere coinvolte nel provvediment nel 2016 in realtà saranno poche sale. Quello che si legge sui giornali è un polverone sollevato ad arte, visto che le sale
dedicate sono poche. E' giusto che la legge venga applicata, che ad esempio vengano spenti gli apparecchi vicino ad una scuola e che venga salvaguardata la salute delle persone".

 

PROVINCIA CONTRO I TOTEM - Intanto, prosegue il lavoro della Provincia di Bolzano per modificare la legge vigente. I totem saranno equiparati a tutti gli effetti agli altri apparecchi da gioco e perciò vietati a 300 metri dai luoghi sensibili dopo che il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, per "equiparare dal punto di vista giuridico i totem per il gioco online alle slot machine, estendendo ad essi i relativi divieti". La diffusa presenza dei totem nel territorio altoatesino era emersa già nel 2014 anche grazie ad un'inchiesta di Gioco News sull'aumento dell'illegalità dopo il varo della legge provinciale, confermata dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e poi tornata d'attualità agli inizi di novembre grazie alla 'denuncia' di questo quotidiano, di qualche mese fa.
Un'ulteriore conferma è poi arrivata dal Comune di Bolzano, che ha chiesto alla Giunta provinciale di prevedere una disposizione normativa che consenta la rimozione dei totem dai locali analogamente a quanto avvenuto per le slot. "Questo al fine di porre rimedio ad una situazione, che rischia di compromettere nel tempo gli sforzi fatti dalle amministrazioni pubbliche affinchè il gioco con vincite in denaro venga bandito dai pubblici esercizi". 

 

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