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Tosi (Comune Verona): 'Orari gioco, sindaci varino gli stessi limiti'

14 ottobre 2016 - 07:51

Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, chiede ai Comuni vicini di adottare ordinanze che impongano al gioco limiti orari omogenei.

Scritto da Fm
Tosi (Comune Verona): 'Orari gioco, sindaci varino gli stessi limiti'

 

Si allunga ogni giorno di più la lista dei Comuni italiani che emanano ordinanze restrittive degli orari di accensione degli apparecchi da gioco. Ma spesso senza alcun coordinamento fra i sindaci delle città limitrofe, realizzando così un divieto 'a macchie di leopardo', con conseguenti migrazioni di aspiranti giocatori nelle zone che offrono orari più liberi o che non hanno adottato nessun limite in proposito. Contro questa mancanza di omogeneità si scaglia anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi, firmatario di un provvedimento analogo nel febbraio 2016.


Dei 36 Comuni che fanno parte della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss 20, Verona è forse l'unico ad aver emesso l'ordinanza sindacale che limita l’apertura delle sale slot e l’accensione degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, presenti negli esercizi commerciali. Pertanto, su proposta del primo cittadino, la Giunta comunale ha incaricato l'assessore ai Servizi sociali Anna Leso di ribadire l'invito a tutti i membri della Conferenza dei Sindaci ad emettere un'ordinanza analoga.


“Verona è forse l'unico Comune che prevede per le sale giochi autorizzate l’apertura dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, per un totale di 8 ore rispetto alle 14 consentite dall’ordinanza del 2000. Anche gli apparecchi di intrattenimento e svago, con vincita in denaro, che si trovano all’interno degli esercizi autorizzati come bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie, agenzie di scommesse e sale bingo, sono tenuti a rispettare lo stesso orario", sottolinea Tosi. "E' evidente però che questo provvedimento, che permette di porre una limitazione alla dipendenza dal gioco d’azzardo, risulta davvero efficace solo se viene condiviso in maniera unitaria anche dagli altri sindaci, per far sì che su tutto il territorio provinciale siano adottate le stesse restrizioni. Invece oggi succede che chi ha il vizio del gioco si reca fuori dal territorio comunale, dove può accedere alle slot senza alcuna restrizione. Ma così subiscono un danno ulteriore i titolari delle sale slot del territorio comunale, mentre aumentano i loro guadagni quelli dei comuni vicini e, cosa più importante, non si riesce a contrastare in maniera efficace il fenomeno della ludopatia, un dramma che coinvolge un numero sempre maggiore di famiglie”, conclude il sindaco di Verona.
 

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