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Marconi: 'Marche, limiti a tutte le forme di gioco'

25 novembre 2016 - 11:16

Distanziometro differenziato per le città grandi e piccole e limiti per tutte le tipologie di gioco: il cuore della futura legge sul Gap delle Marche spiegata dal relatore Luca Marconi.

Scritto da Fm
Marconi: 'Marche, limiti a tutte le forme di gioco'

"Nella stesura della legge ci siamo confrontati con i gestori delle sale da gioco ed è emerso che solo il 20 percento del giocato 'viene' da loro. Il restante 80 percento arriva da tabaccherie, bar, ristoranti e autogrill e da gratta e vinci, lotterie e online. Perciò abbiamo deciso di applicare il nostro distanziometro a tutte le forme di gioco".

 

Così il consigliere Udc della Regione Marche, Luca Marconi, spiega a Gioconews.it i contenuti della legge sul Gap che dopo la recente approvazione in commissione Sanità si appresta a tornare al Consiglio per l'approvazione finale.

 

Il passaggio con il consigliere, che è anche il relatore di maggioranza del testo di legge, nato dall'unificazione di quattro proposte presentate dal Pd, da Elena Leonardi (FdI), da Romina Pergolesi (M5S) e dallo stesso Marconi, è d'obbligo dopo il convegno 'A che gioco giochiamo: come prevenire il gioco d’azzardo patologico' tenutosi il 24 novembre ad Ancona con gli interventi di rappresentazioni delle associazioni del sociale, esperti sanitari, Monopoli di Stato e operatori del gioco


DISTANZIOMETRO DIFFERENZIATO - "Il nostro obiettivo è proteggere le fasce fragili della popolazione, il resto spetta allo Stato. E' pur vero che le leggi regionali sono limitate nell'efficacia, finché non scadono licenze non succede nulla, e in più sarebbe bene che le Regioni si coordino sull'applicazione della normativa. Per questo non abbiamo scelto la via del proibizionismo né quella dell'indefinitezza di certe misure: da qui la scelta di includere due distanziometri diversi a seconda delle dimensioni dei centri abitati (come fatto anche dalla Regione Piemonte, ndr), cioè di 300 metri per le città minori e i paesi e di 500 per quelle più grandi. Per quanto riguarda i 'luoghi sensibili' come Regione abbiamo puntato su scuole, università, compro oro e bancomat. Scegliere gli altri sta ai Comuni che dovranno valutare le esigenze della cittadinanza. Altrettanto fondamentale la questione degli orari per cui abbiamo previsto l'introduzione di fasce di spegnimento degli apparecchi lasciando la possibilita di valutare le soluzioni a seconda dei casi, dialogando con gli operatori del settore", sottolinea Marconi.
 
IL PIANO REGIONALE - "La vera legge sarà il Piano regionale integrato, pensato per disciplinare l'uso del contributo nazionale per la cura e la prevenzione del Gap, pari a circa un milione e mezzo di euro. Sarà il mezzo per stabilire i criteri di formazione degli operatori, gli standard di prevenzione e cura, passando per la promozione di un'educazione al gioco sano e responsabile. Non a caso, abbiamo usato il termine Gap e non 'ludopatia', visto che il punto è limitare il gioco compulsivo non il gioco. Intanto, ai primi di dicembre, la Gunta è chiamata ai primi di dicembre ad approvare la destinazione del fondo".

I TEMPI DI APPROVAZIONE - In generale, comunque, sono previste tempistiche di approvazione abbastanza strette. "Non vogliamo aspettare gli esiti della Conferenza unificata Stato-Regioni, ma vogliamo arrivare alla fine dell'anno con qualcosa di 'nostro'. Siamo a ridosso della sessione di bilancio quindi qualsiasi legge che comporta anche la spesa di un euro deve passare al vaglio della commissione competente, speriamo di farcela entro dicembre altrimenti slitterà a gennaio", conclude il consigliere Udc.
 

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