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Nuovo governo in gestazione, ecco i 'giochi' di Gentiloni

12 dicembre 2016 - 10:07

Il premier incaricato Paolo Gentiloni lavora alla nuova squadra di governo, attese e indiscrezioni sul settore dei giochi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Nuovo governo in gestazione, ecco i 'giochi' di Gentiloni

Ieri 11 dicembre l'accettazione dell'incarico, con riserva. Già oggi il premier incaricato Paolo Gentiloni potrebbe salire al Colle con la lista dei ministri del nuovo governo, così da poter essere operativi per il Consiglio Europeo del 15 dicembre. E anche se la 'squadra' finale, completa di viceministri e sottosegretari, sarà pronta solo tra qualche giorno, il totonomi, per i ministeri che più direttamente interessano il settore del gioco, già impazza, tra tante conferme e poche novità. Cominciamo subito con il dire,infatti, che Pier Carlo Padoan sarà con ogni probabilità confermato alla guida del ministero dell'Economia e delle Finanze. Cambio della guardia, invece, per quanto attiene al Viminale. Angelino Alfano avrebbe infatti espresso la richiesta di proseguire il suo impegno governativo in un altro ministero, e potrebbe essergli affidato proprio quel ministero degli Esteri la cui guida risulta vacante proprio dall'incarico a Paolo Gentiloni di formare il nuovo governo. Al posto di Alfano pare in pole position Piero Fassino, in quota Anci (associazione in prima linea sul fronte del riordino dell'offerta di gioco e sulla definizione delle competenze in materia dei sindaci), assieme a Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture sotto il governo Renzi e che fino a qualche giorno fa era tra i papabili per l'incarico di nuovo premier.

Non dovrebbero esserci novità, invece, per quanto riguarda il ministero della Salute, cui fa capo l'Osservatorio sul gioco patologico, che dovrebbe restare in capo a Beatrice Lorenzin, in prima linea nella definizione dei nuovi Lea, dove è rientrato anche il Gap, e neanche per il ministero delle Politiche agricole e forestali, per il quale si va verso la riconferma a Maurizio Martina. Così pure, Enrico Costa, più volte intervenuto anche in Conferenza Unificata per sottolineare la prioritaria importanza di proteggere le famiglie in materia di gioco, dovrebbe restare al suo incarico di ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Carlo Calenda dovrebbe invece restare alla guida del ministero per le Attività produttive, anche se c'è chi ipotizza che potrebbe essere in corsa, assieme con Alfano, per la Farnesina.

LE DELEGHE SUL GIOCO - Se questi sono i ruoli ministeriali che verranno ufficializzati, con ogni probabilità oggi, il settore guarda con ancora maggiore attenzione alle deleghe che saranno assegnate per quanto riguarda il gioco, soprattutto in considerazione che il referendum costituzionale, e le sue disastrose conseguenze per il governo Renzi, sono arrivati in un momento in cui in sede di Conferenza Unificata Stato, Regioni ed Enti locali si stava per raggiungere una faticosa intesa sul riordino dell'offerta di gioco, affidata alla stessa dalla legge di Stabilità 2016. Sotto questo profilo pare che il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, in possesso della delega al gioco sotto il governo Renzi, possa essere confermato e proseguire dunque nella sua certosina opera di colloquio con gli enti locali, per sciogliere gli ultimi nodi della possibile intesa (relativi soprattutto agli orari e alle distanze per le slot e le Vlt), anche se con qualche ritardo rispetto al 15 dicembre, questa la data che era stata ipotizzata come 'buona', per mettere la parola fine, in Conferenza Unificata, ai colloqui tra governo ed enti locali, e per raggiungere quell'intesa da cui dipendono anche i bandi scommesse e sul bingo terrestre che si sarebbero dovuti emanare nel 2016. In realtà, era stata anticipata la possibilità di un cambio della guardia per quanto riguarda la delega ai giochi, cui sarebbe dovuta subentrare Paola De Micheli, al termine, in un primo momento, dell'esercizio della delega in materia di giochi da parte del governo (ma l'anno scorso, come si ricorderà, non si era riusciti a redigere i necessari decreti legislativi attuativi della delega stessa) e poi una volta raggiunto il riordino della materia in Conferenza Unificata. Questo scenario potrebbe restare immutato, quindi Baretta potrebbe essere chiamato a ultimare il lavoro da lui iniziato, per poi procedere alla staffetta con De Micheli.
Infine, tra i tanti politici che si sono occupati di gioco, c'è Enrico Zanetti. viceministro dell'Economia sotto il governo Renzi. Ala rivendica per lui un ministero, e di peso, ma bisognerà attendere, in questo e in tutti i casi precedenti, la lista completa che il premier incaricato Paolo Gentiloni presenterà a Sergio Matterella, per conoscere il suo eventuale ruolo e per cominciare a delineare con maggiore precisione il futuro prossimo e remoto del settore del gioco.
I NODI DEI GIOCHI - Ricordiamo infatti che, al di là (e non è poco) del riordino dell'offerta, ci sono altre questioni in sospeso: l'attuazione della quarta direttiva in materia di antiriciclaggio, o anche i decreti legislativi attuativi sull'Ippica del Collegato agricolo. Senza dimenticare le varie leggi sul gioco che giacciono nei due rami del Parlamento, tutte sostanzialmente messe in stand by in attesa del riordino dell'offerta affidato a Palazzo della Stamperia.
ULTIMA ORA - La Conferenza Stato Regioni calendarizzata per giovedì 15 dicembre 2016, non avrà luogo. Lo si legge in una nota.

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