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Ddl Ordinamento sportivo e divieto scommesse, Rt: 'Minor gettito'

19 giugno 2019 - 08:18

Esaminato ieri martedì 18 giugno, in commissione Bilancio alla Camera, il Ddl Ordinamento sportivo: la commissione Cultura esprime parere favorevole.

Scritto da Redazione
Ddl Ordinamento sportivo e divieto scommesse, Rt: 'Minor gettito'

Nella giornata di ieri, martedì 18 giugno in commissione Bilancio alla Camera è stato esaminato il provvedimento in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.

La settima commissione Cultura ha espresso parere favorevole.
 
Giuseppe Ercole Bellachioma (Lega), relatore, fa presente che “il disegno di legge in esame, nel testo risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito, reca deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive, nonché di semplificazione e che le disposizioni in esame sono corredate di relazione tecnica riferita al testo originario, precedente lo stralcio".
 
"Passando all’esame delle norme considerate dalla relazione tecnica – spiega Bellachioma - e delle altre disposizioni che presentano profili di carattere finanziario, circa gli articoli 1, 5 e 13, recanti deleghe al Governo in materia di Coni e di ordinamento sportivo, in merito ai profili di quantificazione, evidenzia che le norme sopra descritte contengono una serie di deleghe legislative per l’adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino della disciplina relativa al Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) (articolo 1), ai rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e all’esercizio della professione di agente sportivo (articolo 5), agli adempimenti e agli oneri amministrativi e di natura contabile delle federazioni sportive nazionali e degli altri enti riconosciuti dal Coni (articolo 13)”.
 
Bellachioma osserva che "tali disposizioni sono corredate di clausole di invarianza finanziaria e che la relazione tecnica, in merito all’attuazione delle summenzionate deleghe, riferisce che dalle stesse non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
 
Peraltro, con specifico riguardo alla delega relativa al riordino del Coni e della disciplina dell’associazionismo sportivo (articolo 1, comma 1), andrebbe a suo parere acquista una valutazione in merito alla possibilità che si verifichino effetti di minor gettito, nel caso in cui sia disposto il divieto di scommesse sulle partite di calcio delle società della Lega nazionale dilettanti.
 
Ciò al fine di suffragare l’assunzione che il predetto criterio di delega possa essere attuato a condizioni di invarianza finanziaria, come previsto dalla clausola di neutralità riportata al comma 4 dello stesso articolo 1".
 
Il Comitato permanente della prima commissione Affari costituzionali, esaminato il disegno di legge C. 1603- bis, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente dalla settima commissione Cultura, rilevato, per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, come il provvedimento si inquadri nell’ambito della materia ordinamento sportivo esprime parere favorevole con alcune osservazioni
 
"Con riferimento al criterio di delega - come si legge nel testo -, la quale stabilisce la previsione di limitazioni e vincoli, compresa la possibilità di disporre il divieto di effettuare scommesse sulle partite di calcio delle società che militano nei campionati della Lega nazionale dilettanti, valuti la Commissione di merito l’opportunità di specificare il soggetto al quale si riferiscono le predette limitazioni e vincoli".
 
In seconda commissione Giustizia Mario Perantoni (M5S), relatore, ricorda che "l’articolo 3-bis del provvedimento in esame, introdotto dalla commissione di merito nel corso dell’esame in sede referente, aggiunge due nuovi commi all’articolo 10 della legge 23 marzo 1981, n. 91, recante norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti, stabilendo che negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche sia prevista la costituzione di un organo consultivo volto alla tutela degli interessi specifici dei tifosi.
 
Sono previsti espressamente i casi in cui nei confronti del tifoso: sia stato disposto dal questore il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive specificamente indicate (di cui all’articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, recante interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive).
 
In commissione parlamentare per le questioni regionali, il deputato Flavio Gastaldi (Lega), relatore, nell’illustrare il provvedimento, segnala che l’articolo 1 reca una delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino del Coni e della disciplina di settore.
 
“Tra i principi e criteri direttivi ricorda il riordino della disciplina in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Coni, garantendo omogeneità nel computo degli stessi, prevedendo limiti allo svolgimento di più mandati consecutivi da parte del medesimo soggetto, nonché disciplinando un sistema di incompatibilità fra gli organi, al fine di prevenire situazioni di conflitto di interessi.
 
È prevista anche l’introduzione di limitazioni e vincoli, compresa la possibilità di disporre il divieto di effettuare scommesse sulle partite di calcio delle società che militano nei campionati della Lega nazionale dilettanti ed il sostegno alle azioni volte a promuovere e accrescere la partecipazione e la rappresentanza delle donne nello sport, in conformità ai principi del Codice delle pari opportunità”.
 

 

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