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Tar Lazio: 'Giusto negare concessione a ippodromo trotto di Varese'

29 gennaio 2016 - 12:25

Per il Tar Lazio con la riduzione degli stanziamenti non è più compatibile la sussistenza dell'ippodromo di Varese con quello di Milano.

Scritto da Francesca Mancosu
Tar Lazio: 'Giusto negare concessione a ippodromo trotto di Varese'

 

Il Tar Lazio ha respinto con una sentenza il ricorso presentato da Società Varesina Incremento Corse Cavalli Spa contro Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nei confronti di Società Trenno e con l'intervento di ad adiuvandum di Federippodromi per l'annullamento della nota direttoriale sulla richiesta di convenzione e giornate di corse al trotto nell'ippodromo le Bettole di Varese.

 

IL RICORSO - La società ricorrente, si legge nel ricorso, espone di essere concessionaria delle aree e degli immobili adibiti ad impianti sportivi di uso pubblico dell'ippodromo di Bettole e ricorda che in data 1.1.2013 è stata disposta dalla società Trenno la chiusura dell’impianto di trotto San Siro e nell’agosto 2013 ha presentato al Ministero il progetto per adeguare l’esistente pista in sabbia dell’impianto ippico varesino in modo da renderla idonea ad ospitare le corse dei cavalli trottatori, con conseguente richiesta di assegnazione delle giornate di trotto. Inoltre, ha chiesto al Comune di Varese il rilascio del relativo permesso di costruire, il quale è stato rilasciato e, con nota 26.6.2014, il Mipaaf ha accolto la richiesta della ricorrente di trasferire presso lì impianto ippico di Varese parte delle giornate di trotto originariamente assegnate all’ippodromo di Milano e concesso la relativa autorizzazione, prevedendo la possibilità di una ripartizione delle giornate di corse già previste per l’ippodromo di Milano".

 
COMUNICAZIONE TARDIVA - Dal canto suo, recita ancora il ricorso, "la Svicc ha immediatamente avviato i lavori per consentire l’avvio della stagione di trotto a Varese, e solo a seguito della notifica, da parte della società Trenno s.r.l., del ricorso RG 13609/2014, la ricorrente è venuta a conoscenza del fatto che con nota n. prot. 0051072 del 26.6.2014, era stata rilasciata alla società Trenno l’autorizzazione per lo svolgimento, presso San Siro, delle gare di trotto e che con nota 11.8.2014, il Mnistero ha ribadito la necessità di stabilire un’adeguata pianificazione delle gare di trotto in ragione dell’inserimento dell’ippodromo di Varese nella programmazione delle corse di trotto". All'epoca dell'avvio dei lavori, non risultava che la società Trenno avesse "la disponibilità di alcun impianto ippico da adibire al trotto", mentre in data 7.11.2014, il Mipaaf, in risposta della richiesta della ricorrente di vedersi assegnate delle giornate di corsa al trotto" ha ritenuto non più percorribile l’ipotesi che nell’area milanese insistano due ippodromi di trotto (Varese e Milano) e ha quindi rigettato l’istanza della ricorrente".

LA SENTENZA - Secondo i giudici "il diniego di inserimento dell’ippodromo di Varese nella programmazione nazionale del trotto con assegnazione di giornate di corsa sia motivato a seguito della riduzione degli stanziamenti del montepremi, tale da non rendere più compatibile la sussistenza di entrambi gli ippodromi nell’area della Lombardia. Vi era stata infatti una riduzione di circa 15 milioni di euro negli stanziamenti per il triennio 2015-2017. Il provvedimento, inoltre, sarebbe adeguatamente motivato con riferimento alla realtà ippica già consolidata sulla piazza di Milano; le migliori caratteristiche del progetto della pista di Milano; una maggiore visibilità per tutto il comparto ippico della piazza di Milano, in coincidenza con l’Expo 2015. Negli stessi termini si è espressa anche la controinteressata. In questo quadro, mutato rispetto a pochi mesi prima quando il Ministero si era espresso favorevolmente sulla compresenza di due ippodromi nell’area della Regione Lombardia, il diniego di attribuzione di giornate di corsa all’ippodromo di Varese appare adeguatamente motivato".
 

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