skin

Tar Lombardia: 'Legittima ordinanza sui giochi del Comune di Bergamo'

13 ottobre 2016 - 11:02

Il Tar Lombardia conferma la legittimità dell'ordinanza sui giochi del Comune di Bergamo con orari diversificati per gli apparecchi e la vendita di gratta e vinci.

Scritto da Fm
Tar Lombardia: 'Legittima ordinanza sui giochi del Comune di Bergamo'

"Detto regolamento contempla statuizioni precise e puntuali volte a differenziare la disciplina tra alcuni giochi leciti (non incisi dai nuovi dettami ed elencati all’art. 1 comma 3) e altri che rientrano nella sua sfera di operatività (enumerati all’art. 1 comma 2)". Questo uno dei principi per cui il Tar Lombardia ha respinto il ricorso di una società del gioco contro l'ordinanza del Comune di Bergamo sugli orari di esercizio delle sale Vlt, scommesse e giochi, degli orari di funzionamento degli apparecchi e di vendita di gratta e vinci, varata a giugno 2016.

 

I giudici sottolineano che "l’omessa impugnazione del regolamento presupposto refluisce sulla possibilità di muovere censure avverso le previsioni ivi racchiuse" e che " in buona sostanza, non è stata ritualmente contestata la scelta di escludere taluni giochi dal raggio della nuova disciplina".

 

"In aggiunta, parte ricorrente non illustrato i profili di periculum in mora, con conseguente  depotenziamento del requisito indispensabile per conseguire la misura cautelare; nel merito, la materia controversa è stata dibattuta in diverse sedi dai rappresentanti dell’amministrazione con gli operatori coinvolti; in allegato al regolamento, è presente il rapporto su intensità, costi e ricadute del gioco pubblico d’azzardo nell’ambito della Provincia e del Comune di Bergamo (con l’obiettivo perseguito di creare 'intervalli obbligati' al fenomeno del gioco compulsivo); l’introduzione di una pausa obbligata negli accessi a tali tipologie di gioco è stata ritenuta legittima da Tar Lombardia Milano, sez. I – 20/7/2016 n. 1467 e restano salvi gli ulteriori approfondimenti da effettuare nell’appropriata sede di trattazione del merito", conclude l'ordinanza del Tar.
 

Altri articoli su

Articoli correlati