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Via libera al decreto sui comma 7, operatori delusi e preoccupati

11 agosto 2016 - 07:52

Scaduto lo stand still in Commissione Europea del progetto di decreto sulle ticket redemption, ma le nuove norme preoccupano gli operatori.

Scritto da Anna Maria Rengo
Via libera al decreto sui comma 7, operatori delusi e preoccupati

 

Qualcuno aveva sperato fino all'ultimo che venissero presentate osservazioni in grado di allungare il termine di stand still o di determinare la modifica del testo. Fatto sta che si è concluso ieri 10 agosto il periodo di giacenza in Commissione Europea, a Bruxelles, del progetto di decreto sulle ticket redemption, ossia gli apparecchi 'senza vincita in denaro', come viene ribadito nel provvedimento. 

I CONTENUTI - Il progetto di regole tecniche, che sarà adottato con decreto ministeriale, è costituito da 3 Capi per complessivi 10 articoli. 
Il Capo I - 'Disposizioni generali', individua le finalità del decreto ed il nomenclatore utilizzato ai fini della sua applicazione. 
Il Capo II - 'Regole tecniche di produzione', specifica i requisiti minimi di ciascun apparecchio, ulteriori requisiti per gli apparecchi individuati dal nomenclatore come 7a, 7c, 7c-bis e 7c-ter, il formato ed i contenuti della scheda esplicativa che deve essere predisposta dai produttori o importatori per ogni apparecchio, e quelli del registro delle manutenzioni che può essere istituito e conservato da parte del detentore dell'apparecchio; stabilisce l'obbligo di applicare all'esterno di ciascun apparecchio una targa riportante, in italiano, specifiche informazioni relative al gioco. 
Il Capo III - 'Verifica tecnica', descrive le modalità di esecuzione e le finalità della verifica tecnica necessaria per consentire al produttore o importatore di apparecchi di conseguire i titoli abilitativi previsti dalla legislazione vigente. Al riguardo, per le tipologie più semplici di apparecchi è prevista una verifica semplificata consistente nel solo esame documentale.

LE CRITICHE – Il via libera comunitario è accolto con delusione e preoccupazione dagli operatori. “Tramite la Sapar e l'avvocato Cino Benelli – spiega Roberto Marai, di Farogames – abbiamo cercato in tutti i modi di intervenire in Commissione Europea attraverso la presentazione di un esposto. Ci preoccupa questa nuova forma di inquadramento del comma sette e non ne vediamo alcun aspetto positivo”. Da tempo gli operatori dell'amusement criticano l'ingessatura normativa in cui sono costretti: “Riteniamo che il settore non dovrebbe dipendere dai Monopoli, che si sono rivelati inefficaci e inadeguati, lasciandolo andare sempre più alla deriva”, prosegue Marai. “I comma 6 hanno degradato iu ricavi del comparto dell'intrattenimento, che invece dovrebbe essere aiutato dai vari ministeri. Tra tutti, vedrei nelle Attività produttive il ministero di riferimento per dare una mano a un settore che sta languendo anche perchè imbrigliato da normative inadeguate. Orea con il nuovo decreto occorrerà un nulaosta anche per i calciobalilla! Sto valutando di abbandonare questo mestiere”.

 

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