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Amusement ed esports, operatori su circolare Adm: 'Soluzione o nuova burocratizzazione?'

20 maggio 2022 - 09:56

All'indomani dall'uscita della circolare Adm sui comma 7, che dovrebbe chiarire la questione sale Lan, sono contrastanti le voci degli operatori, tra chi vede un barlume di soluzione a chi vede solo nuove complicazioni.

Scritto da Daniele Duso e Francesca Mancosu
Amusement ed esports, operatori su circolare Adm: 'Soluzione o nuova burocratizzazione?'

Arrivano le prime reazioni alla risposta, da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, alle problematiche emerse sulla gestione delle sale Lan, e di parte del settore esports, in contrapposizione e in relazione alla regolamentazione in materia di apparecchi senza vincita in denaro di cui all’art. 110, comma 7, del Tulps.

CICOLARI (ESPORTS PALACE): "L'IMPORTANTE È INIZIARE" - "Si tratta di una circolare da analizzare molto bene": è il pensiero di Alessio Cicolari, titolare dell'Esports Palace di Bergamo, una delle struttura sequestrate da Adm a fine aprile, in seguito alla movimentazione creata dall'esposto di Sergio Milesi, amministratore delegato di Led, società specializzata nel settore dell'intrattenimento. "Il documento contiene un sacco di informazioni sia pregresse che nuove, e la sto ancora analizzando con i miei consulenti, sia legali che amministrativi. Una cosa è certa, questa strada si sta cominciando a delineare, a definire".

"Nella circolare per la prima volta vengono citati i pc collegati alla rete", continua Cicolari, "ma ovviamente poi serve il supporto del legislatore per capire meglio, sia noi che Adm, l’attività che possiamo fare ed entro che limiti. Oggi, a prescindere dai contenuti specifici, perlomeno possiamo dire che tutti sanno cosa bisogna fare. Giusto o sbagliato che sia adesso è scritto, ed è fuori da ogni dubbio che chi ha sale con quei dispositivi, ora conosce quelle che sono le direttive tecniche e quali sono le possibilità per lavorare, anche se temporaneamente".
E chiude, Cicolari, dicendo che "per ora sono felice. Sono felice di aver iniziato questo percorso, di avere delle definizioni meglio specificate e delle istruzioni su come operare. Poi se queste disposizioni siano semplici da mettere in pratica lo scopriremo in seguito, ma perlomeno si inizia da qualcosa".
 
IL NODO SALE LAN E SPETTACOLO VIAGGIANTE - Diverso il tono di chi parla dal settore dell'amusement, dal quale escono indiscrezioni negative sulla circolare di Adm che non entrerebbe nel merito del problema. Nella circolare, dice un imprenditore che preferisce non esporsi, "hanno fatto solo un elenco delle leggi, una cronistoria che non spiega che la norma di 20 anni fa era fatta in un certo modo perché c’erano determinate condizioni: non c’erano computer, ad esempio. Ora si sa che dal 1° luglio le sale Lan potranno operare, se fanno quello che c’è scritto sulla circolare, ma resta una disposizione che di fatto non fa altro che aumentare la complessità e la burocrazia". Il modus operandi di Adm, di fatto, sarebbe lo stesso messo in atto nell'accordo con il Coni, che attirò le critiche di Sergio Milesi, della Led srl.
La licenza di spettacolo viaggiante "suggerita" per le sale Lan, infatti, comporta la necessità di chiedere una licenza comunale rilasciata ai sensi dell' articolo 69 del Tulps, nonché di un permesso di spettacolo rilasciato dall' Amministrazione comunale competente per territorio. La sola licenza potrebbe essere un problema, in quanto rilasciata solo previa approvazione della commissione vigilanza di pubblico spettacolo comunale. Si tratta di una commissione composta da almeno 6 persone che devono essere convocate e devono effettuare il sopralluogo. "Non è una semplice Scia", riporta ancora un commento proveniente dal settore amusement, "ma di un percorso complesso che potrebbe richiede anche 3-4 mesi solo per vedere uscire la commissione comunale, oltre al fatto che l'imprenditore della sala Lan deve produrre tutta una serie di documenti che richiedono tempo e consulenze".
 
DALLA PRIA (SAPAR SERVICE): "AMPLIARE OFFERTA NEI FEC" -  Sul tema interviene anche Claudio Dalla Pria (Sapar service). “La circolare riassume un po' l'iter che ci ha portato alla situazione attuale, particolarmente complessa e caratterizzata da uno sforzo organizzativo molto intenso. L'apertura delle sale gioco 'stagionali' e la gestione di quelle funzionanti tutto l'anno ci sta mettendo a dura prova, ma siamo riusciti ad autocertificare il tutto. Permane qualche difficoltà legata alle certificazioni di nuovo omologhe, con un blocco dell'attività commerciale di svariati mesi”. Passando poi ad analizzare le misure contenute nella circolare, Dalla Pria sottolinea: “Ad oggi interpretando l'attuale normativa è evidente una certa apertura verso il gioco online, verso gli esports: è una cosa positiva, perché segue l'evoluzione del mercato, che non va fermata. Si deve cercare di creare dei collegamenti e delle sinergie sugli attuali Fec (i Family entertainment center,  centri di intrattenimento per famiglie, Ndr), visto che hanno un target di ragazzi e millenial che frequentano poco queste location, e che gli esports potrebbero essere un prodotto complementare con l'offerta attuale. Il percorso di questi anni ha visto l'affermazione di Awp e Vlt, con l'arrivo di diverse multinazionali in Italia, investimenti importanti e l'apertura di sale. Su questo solco, oggi gli esports possono affermarsi e trovare loro un loro spazio, e le sale Fec pure, dando forza al concetto di intrattenimento in un locale rivolto alla famiglia, che offra divertimento a basso prezzo, con una raccolta punti o premi anche di modico valore. In quest'ottica è importante che Adm dia un segnale di apertura per l'omologa di nuovi apparecchi, la possibilità di certificare più agevolmente quelli stranieri per l'ingresso nel mercato italiano, altrimenti rischiamo di limitare l'offerta, avere prodotti non competitivi e di creare un danno al mondo dell'amusement e dare spazio a situazioni 'spiacevoli'. Lo faremo presente negli incontri con l'Agenzia previsti nei prossimi giorni”.
 

LAMA (FEDERAMUSEMENT): “CONFRONTO SUL FUTURO DEL SETTORE” - “Federamusement recepisce l'ultima circolare di Adm, comprendendo l'impegno dell'Amministrazione nel voler innanzitutto riaprire la tempistica per tutti gli stagionali che per un motivo o per l'altro non erano riusciti a inserire le autocertificazioni, legge la soluzione alla questione delle sale Lan e apprezza comunque lo sforzo del riepilogo di tutta quanta la normativa, che però lascia alcuni dei punti molto importanti aperti. Sicuramente è ancora più necessaria la concertazione, incontrarsi e lavorare su una nuova legge che possa sorpassare tutte quante queste problematiche”. Attraverso il presidente Alessandro Lama, anche Federamusement - Confesercenti prende posizione in merito alla circolare di Adm. Secondo Lama, “ci vuole più rapidità da parte dell'Amministrazione di gestire le problematiche sul territorio, soprattutto per chi deve vendere o gestire le apparecchiature, perché in questo momento i sistemi software non sono ancora aggiornati e non permettono di trasferire le macchine autocertificate. Ci sono tanti altri fronti aperti: per le ticket redemption probabilmente la scadenza della fine del 2022 sarà complicata da rispettare, soprattutto per le apparecchiature più vetuste che hanno problematiche serie di omologazione, non tanto per quanto riguardi la possibilità di omologarle, cioè che siano conformi o no, ma per il fatto che molta documentazione che viene richiesta dagli enti è difficilmente reperibile”. Il presidente di Federamusement quindi auspica di riprendere la strada del confronto. “Era prevista una riunione dopo il 30 aprile con i Monopoli per verificare insieme a loro quelli che erano i numeri delle apparecchiature più 'anziane' per decidere delle soluzioni comuni; speriamo che a breve, dopo questa pausa fra delibere del Coni, il caso delle sale Lan – che hanno sicuramente rallentato il tavolo di concertazione - ci si possa rincontrare, perché Federamusement è fermamente convinta che è sui tavoli comuni che si debba trovare le soluzioni, ascoltando le rappresentanze più importanti del territorio e continuando questa collaborazione prolifica con i Monopoli che non si deve assolutamente interrompere. Perché è l'unico modo per permettere al mercato di continuare ad essere competitivo e in linea con i tempi”.

 

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