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AwpR, con nuovo dispositivo di Microhard restano le vecchie slot

14 agosto 2019 - 07:10

Un nuovo dispositivo di gestione di monete per le slot brevettato da Microhard permetterà di far funzionare le vecchie periferiche con le nuove schede gioco “da remoto”.

Scritto da Redazione
AwpR, con nuovo dispositivo di Microhard restano le vecchie slot

Grazie al nuovo dispositivo firmato da Microhard, le periferiche gettoniere elettroniche ed erogati di monete/hopper, realizzate attraverso la nuova tecnologia brevettata dalla società, potranno funzionare nello standard Cc-Talk. Ciò significa che, in fase di passaggio alla nuova generazione di slot “AwpR” (ovvero, le slot che funzioneranno da ambiente remoto) le stesse periferiche potranno funzionare anche con le nuove schede gioco, in quanto in modo automatico saranno predisposte in “Aes” che è il nuovo protocollo di comunicazione di sicurezza previsto dai monopoli di Stato per le AwpR.

L'invenzione dell'azienda di Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, Microhard rientra nel settore tecnico delle slot machines e riguarda un dispositivo di gestione di monete per slot machine che può essere installato nelle macchine già in uso, pronto ad adattarsi senza richiedere alcuna modifica una volta installato.

"Al fine di tutelare i giocatori e lo Stato stesso da tali possibili manomissioni fraudolente – spiegano da Microhard – era stata decisa l'introduzione di una nuova generazione di apparecchi da intrattenimento con tecnologia da remota: tale nuova produzione, che prevede l'emanazione di un decreto di regole tecniche, dovrebbe prevedere anche l'adozione di una misura relativa alla comunicazione tra ciascun dispositivo di gestione di monete e la Cpu della macchina avvenga unicamente mediante un protocollo di comunicazione cifrato. In particolare, la rete, la Cpu ed ogni dispositivo sono vincolati a comunicare esclusivamente tra di loro tramite un sistema di 'chiavi informatiche' che consentono di codificare e decodificare le informazioni da inviare e ricevere. In questo modo, se il locatario delle slot decidesse di installare su queste ultime macchine una seconda Cpu collegandola ad un dispositivo, le due parti non potrebbero interagire tra loro”.
Tuttavia, tale decreto (che comporterà necessariamente la sostituzione della Cpu e dei dispositivi di gestione di monete di ciascuna macchina) non è ancora stato emanato e non si è a conoscenza di una data precisa in cui dovrà essere effettivamente adottato. Ciò comporta gravi problematiche, in particolar modo per le aziende produttrici di slot e di dispositivi di gestione di monete e soprattutto per le aziende che si occupano di dare in locazione le macchine. “Analogamente – continuano da Microhard - le aziende che si occupano di gestire le slot machines, dandole in locazione, attualmente non possono prevedere correttamente le quantità ottimale di dispositivi/macchine del tipo in uso ad oggi da stoccare a magazzino. 

“Se, al contrario, tali aziende aumentassero il numero di unità per far fronte ad ipotetiche richieste, nel momento in cui entrerà in vigore il decreto potrebbero trovarsi ad avere in giacenza un numero elevato di dispositivi o macchine non conformi, che dovrebbero essere sostituiti. Scopo della nostra invenzione è quello di risolvere questi inconvenienti. Il dispositivo di gestione di monete per slot machine secondo la presente invenzione consente una riduzione notevole dei costi da sostenere”.

In effetti, il dispositivo proposto può essere installato in una slot oggi in uso (ovvero in una slot machine non conforme al decreto che entrerà in vigore in futuro), senza necessità di essere sostituito al momento in cui entrerà in vigore il decreto.

“Pertanto, con la soluzione proposta, le aziende di produzione/gestione di dispositivi e slot machine non devono più preoccuparsi della quantità di dispositivi da produrre/stoccare a magazzino. Viene totalmente eliminato il rischio (e quindi pure i costi da esso conseguenti) di una errata programmazione della produzione/giacenza a magazzino di dispositivi di gestione di monete, correlato all’incertezza in merito alla data di entrata in vigore del decreto”.

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