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Emilia Romagna, M5S: 'No proroghe per spostare o chiudere sale gioco'

12 giugno 2020 - 09:30

Silvia Piccinini (M5S Emilia Romagna) chiede di non concedere proroghe alle sale gioco che avrebbero dovuto chiudere o spostarsi durante il lockdown.

Scritto da Redazione
Emilia Romagna, M5S: 'No proroghe per spostare o chiudere sale gioco'


Nessuna ulteriore proroga per sale slot e centri scommesse che avrebbero dovuto spostarsi nei mesi scorsi e i cui procedimenti sono stati “congelati” dalle chiusure imposte dal lockdown per l’emergenza Covid-19.

È quanto chiede con un’interrogazione Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio dell'Emilia Romagna, riguardo all’attuazione della legge regionale contro l’azzardopatia e al rispetto della distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, parchi pubblici e ospedali.

“I centri scommesse e le sale slot che nei mesi scorsi avrebbero dovuto trasferirsi per effetto della legge regionale contro l’azzardopatia sono molti. Una delocalizzazione, però, che nei fatti è stata temporaneamente sospesa dal lockdown scattato a marzo – spiega il consigliere  – Visto che da nei prossimi giorni tutti i centri scommesse e le sale bingo potranno riaprire, chiediamo che la legge regionale venga rispettata, e che quindi queste attività non beneficino di ulteriori proroghe per attuare la tanto attesa delocalizzazione stabilita dalla legge. Il rischio concreto che vediamo all’orizzonte è quello che Regione e Comuni concedano altre settimane di tempo, se non addirittura mesi, ad attività che erano già in procinto di trasferirsi. Si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di annacquare una legge, fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle, e che in questi anni ha visto dilatarsi continuamente i suoi tempi di attuazione”.
 
Ecco perché, nella sua interrogazione, la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede alla Regione di escludere qualsiasi ulteriore proroga sull’attuazione delle norme sul distanziometro e di invitare i Comuni a fare altrettanto. “In un momento particolarmente delicato come quello della ripartenza dopo l’emergenza coronavirus, la lotta al gioco d’azzardo patologico riveste un ruolo forse ancora di più importante. I cittadini e le fasce deboli e più esposte devono essere tutelati”.
 

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