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Apertura casinò, i primi passi operativi

31 dicembre 2022 - 07:58

Nell'ipotesi di aprire un casinò, ecco quali sono le prime preoccupazioni a cui dare rapida risposta.

Foto di Chris Liverani su Unsplash

Foto di Chris Liverani su Unsplash

Ipotizziamo di dover aprire una casa da gioco, scenario al momento improbabile in Italia ma consueto anche nei paesi confinanti. Quali possono essere le  prime preoccupazioni? Probabilmente ce n’è una prioritaria alla quale attribuire una grandissima rilevanza; provo a farne una descrizione.  
Allorché si parla di casinò, e doverosamente mi comprendo tra questi, spesso non si pone attenzione a diverse incombenze iniziali. Non ne ho letto e non ne ho trovato accenni nelle relazioni ai tanti disegni e progetti di legge in tema di case da gioco esaminati nel lontano 1992; probabilmente non erano essenziali.
Personalmente lo ritengo un problema impegnativo che ha necessità di un ampio studio preparatorio quando si pensa di progettare una casa da gioco, in specie per quanto collegato e collegabile; di seguito provo ad esaminarne i motivi. 

Occupandoci del tema “acquisto di gettoni” corre l’obbligo di pensare a: la presenza di giochi tradizionali, nuovi e la loro consistenza numerica, come si intende programmare la produzione e la relativa logistica dalla quale dipende tra l’altro, la revisione del numero delle casse di sala.
Ma placche e gettoni sono di un solo tipo o no? Logicamente si interviene più o meno facilmente se, come dovrebbe essere realmente, si conoscono le clausole economiche che il concedente ha immesso nella convenzione. 
Se, ad esempio, le percentuali da versare all’ente pubblico concedente sono differenziate sulla scorta della tipologia di clientela, nel senso che è previsa una diminuzione  in caso di clienti ospiti, si impone l’uso di due tipi di placche e gettoni.  
Ma in questo caso, con un uso appropriato dei gettoni “speciali”, è possibile ottenere molte informazioni riguardanti il marketing e il ritorno degli investimenti.
I gettoni in parola hanno forzatamente la caratteristica della non convertibilità in contanti e servono esclusivamente per decurtare e/o ritirare il titolo di credito cambiato; logicamente rimangono convertibili relativamente alla vincita.

Una particolare attenzione deve essere posta ai “gettoni a mani clienti” perché un saldo negativo altro non indica che qualche ospite se li è tenuti. Ed ecco il riferimento fatto al ritorno degli investimenti in quanto potrebbe insorgere il sospetto di qualcuno che fa finta di giocare; in altri termini chi un tempo era indicato quale abitante del Portogallo. Potrebbe anche trattasi di una piccola o  grande dimenticanza a seconda dell’importo vinto.
Sicuramente esistono altri usi per i gettoni speciali tutti mirati al controllo del giocato come, ad esempio, quale controvalore delle carte di credito o similari.
Tornando all’acquisto di placche e gettoni dobbiamo considerare:
- l’inventario per qualità e quantità dato che a quelli mancanti dovrà corrispondere identico importo in contanti sulla base al loro valore facciale;
- la esatta suddivisione dell’impiego: quelli utilizzati per le dotazioni dei tavoli, per le dotazioni delle casse di sala e della riserva e di quella che rimane a disposizione.
Può darsi il caso che il concedente desideri un gettone o una placca per ogni tipologia, la distinta di questi andrà depositata unitamente a quelli rimasti a disposizione in quanto giustificativo.

Forse qualcuno si chiederà il perché di tanta meticolosa attenzione posta nelle operazioni descritte: nel caso cambi la gestione i gettoni mancanti avranno un controvalore esatto in contanti da consegnare al subentrante. 
O il subentrante decide di cambiare i gettoni e allora dovrà essere in grado di pagare quelli vecchi a mani clienti ed erano coperti dai contanti, oppue decide di mantenere gli stessi gettoni e li pagherà in ogni caso, sia che vengano giocati o presentati alla cassa.
Quanti lettori, escluso gli addetti ai lavori, avrebbero pensato ad una così grande quantità di problemi? Ora li conoscono o meglio possono conoscerli. D’altra parte chi entra in un casinò pensa solo a giocare e a divertirsi.                                
Può risultare discretamente interessante conoscere ciò che non si vede né si pensa avvicinandosi ad un tavolo di roulette solo per puntare gli orfanelli o qualcosa d’altro. 

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