Verso la fine di un 2021 che è forse stato migliore del 2020, ma che purtroppo è stato ancora fortemente segnato dalla pandemia, che peraltro non accenna a mollare la sua morsa, con conseguenze sulla vita individuale di ciascuno, ma anche sulle attività economiche e commerciali, certamente non esclusi i casinò.
A fare il punto con Gioconews.it, per quanto attiene il Saint Vincent Resort & Casino, è il suo amministratore unico, Rodolfo Buat.
Quali sono le sfide più difficili che il Covid ha rappresentato e continua a rappresentare per il resort valdostano, sia per la parte gioco che per quella alberghiera?
"Il Covid è stato in questi mesi una minaccia: quella di una nuova chiusura che ad oggi non vi è stata. Per il resto ha avuto un impatto non sensibile su ingressi e introiti. Resta l’incertezza per l’immediato futuro. Speriamo che la campagna vaccinale e le precauzioni dei singoli consentano una regolare prosecuzione delle attività".
Che bilancio complessivo può trarre del 2021 e quali sono gli auspici per l'anno che sta arrivando?
"Sei mesi di chiusura a parte, il 2021 si sta concludendo positivamente. Saremmo contenti se i dati del secondo semestre 2021 potessero proiettarsi su tutto il 2022".
State riuscendo a rispettare le obbligazioni previste nel concordato?
"Sì, al momento siamo in linea con il piano industriale e gli obiettivi del concordato".
Nel 2021 è stato avviato il percorso per giungere alla redazione di un contratto unico per i lavoratori del gioco. Con quali obiettivi e tempistiche?
"Il nuovo contratto di lavoro è una necessità assoluta. Deve essere un contratto compatibile con i costi previsti dal concordato. Le organizzazioni sindacali hanno una bozza presentata dalla società. Attendiamo i riscontri, ma non escludiamo di adottare la bozza come regolamento interno provvisorio al fine di avere un quadro normativo certo".
A breve, anche se con uno slittamento dei tempi a causa della pandemia, riaprirà il Casinò di Campione. Come salutate questa riapertura e cosa cambierà per voi, se qualcosa cambierà?
"La riapertura del Casinò di Campione è un’opportunità per il sistema delle case da gioco che hanno bisogno di recuperare peso politico e influenza per affrontare temi strategici importanti, fra i quali le regole penalizzanti sulla pubblicità oggi in vigore. Questo compensa la flessione di ingressi che certamente ci sarà a Saint Vincent".
In passato la Casa da gioco valdostana ha puntato fortemente sui tornei di poker, tanto da affidare a una società esterna la loro gestione. Come vi muoverete nei mesi a seguire?
"Non abbiamo un programma per i tornei di poker. Valuteremo certamente l’opportunità e in ogni caso sarà in gestione diretta".