Scrivevo qualche settimana orsono “la differenza tra competenza e appartenenza che spesso e, purtroppo volentieri, tendono a confondersi per motivazioni diverse ma tutte indirizzate per motivazioni diverse nella medesima direzione: chi viene dopo è migliore di chi c’era in precedenza”.
E più recentemente: “nel tempo si è passati da una gestione tecnica del gioco d’azzardo (direzione giochi) ad una gestione amministrativa cosa che ha spinto verso prodotti di più facile gestione e comprensione (slot e poker) piuttosto che prodotti che necessitano di elevate competenze e professionalità (giochi francesi)”.
Lungi da me di fare, indirettamente, politica, se non richiamare quella produttiva, che soltanto mi interessa, l’altra non l’ho mai confusa né con il lavoro né con gli incarichi sindacali ricoperti per un lungo periodo.
La burocrazia impone delle regole e la normativa relativa alle nomine nelle società partecipate del Comune di Sanremo, molto probabilmente per una mia lacuna in materia, mi invitano a fare alcune considerazioni che attengono esclusivamente al mercato nazionale dell’azzardo autorizzato con una particolare attenzione ai risultati del Casinò di Sanremo.
Mi permetto la rilevante incidenza dei proventi slot sul totale.
Sanremo
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2016
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2017
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2018
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2019
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presenze
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227.680
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205.012
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188.678
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191.715
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Totale ricavi
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45,0
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44,8
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42,9
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44,4
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% slot/totale ricavi
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76,44
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76,74
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80,20
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79,95
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Ho cercato di fornire un altro possibile insieme di elementi atti a visionare meglio i precedenti: non conosco se le presenze si riferiscono ai soli giochi da tavolo. Avendone contezza si potrebbe ancora evidenziare il rapporto, totalmente statistico, del quantum perso e dove da ogni frequentatore.
Totale ricavi
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45,0
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44,8
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42,9
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44,4
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Ricavi slot
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34,4
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34,5
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34,5
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35,5
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Ric. giochi da tav.
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10,6
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10,3
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8,4
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8,9
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Con i dati a mia disposizione ho tentato di esporre sinteticamente la situazione introiti a Sanremo. Non è assolutamente mia intenzione apportare suggerire o altro che potrebbe complicare ulteriormente la vicenda. D’altra parte potendo usufruire del gradissimo lavoro a disposizione, un elaborato eseguito dal corpo controllori comunali al Casinò, non è il caso di insistere sull’argomento.
La sola esperienza diretta di moltissimi anni fa mi ha lasciato riscontrare che a ogni incremento di offerta segue, o almeno ha fatto seguito, una pari direzione dei proventi; vorrei rammentare ad esempio non sovrapponibile la nascita, nell’agosto del 1999, di Ca’ Noghera con quanto ne è derivato e, nel tempo, pare continuare
L’opinione che mi sono creato in ordine alla qualità della produzione, invitando a visionare attentamene l’elaborato citato, su qualche iniziativa mirata alla diversificazione già in atto, sulla quota di mercato e sull’incidenza già accennata potrebbe non essere gradita e/o condivisa; mi pare possa essere utile verificare la produzione di qualche tempo addietro.
Come già scrivevo a suo tempo c’è una sola certezza nelle ricerca delle qualità di cui alle regole per le cariche nelle società partecipate e, in specie, per la casa da gioco: la qualità della competenza la si deve cercare nel management ma deve essere provata non tanto da titoli quanto dalla esperienza specifica.
Chiudo pensando che ben difficilmente si torna ai risultati di qualche anno fa, sperarlo non costa nulla. Però. me lo si lasci dire, un Casinò come quello della Riviera dei Fiori merita, stante la posizione e le infrastrutture turistico-alberghiere, a mio parere, molto di più relativamente alla qualità.
E allora che si cerchi la competenza prima di tutto, la provata professionalità e l’esperienza di anni iniziati dalla gavetta e terminati ai vertici; forse è difficile trovare questi requisiti? Può darsi ma il proverbio esiste sempre: chi cerca trova!
Alla tenera età di ottantatre anni suonati vi posso garantire che si può! Magari e indubbiamente più giovane ma con tutte le qualità che sono indispensabili.