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Casinò Campione, 13,4 milioni di euro di incassi a fine maggio

25 luglio 2022 - 13:45

Ecco i principali indicatori sull'andamento del Casinò Campione dalla riapertura al 31 maggio.

A fine maggio, i ricavi da giochi del Casinò di Campione d'Italia sono stati pari a 13.402.000 euro, tenendo presente che lo stesso aveva riaperto i battenti il 26 gennaio. Questo uno dei dati del conto economico riclassificato, fatto pervenire dai commissari giudiziali Alessandro Danovi e Gianluca Minniti, ai creditori del Casinò assieme a tutta la altra documentazione relativa al piano concordatario, incluso anche quello aggiornato e che prevede che nell'arco di cinque anni dall'omologa la Società sia in grado di generare flussi di cassa che potranno soddisfare i creditori prededucibili e privilegiati nella misura del 100 percento, i creditori chirografari del 50 percento a i creditori postergati dello 0 percento.

Venendo dunque ai primi cinque mesi (o meglio, poco più di quattro) di attività, ai ricavi da gioco si aggiungono 540mila da mance e 24mila da esternalizzazioni (senza cantabilizzare gli affitti di bar e ristorante), per un totale di 13.966.000 euro.
Il risultato ante imposte è di 2.000.000 euro e quello netto di 1.831.000 euro.

Da segnalare che non è stato ancora riavviato il gioco online, i cui ricavi sono dunque per ora pari a 0.

LE CAUSE DELLA CRISI - Anche il piano concordatario aggiornato evidenzia i motivi della crisi del Casinò, sottolineando, tra le cause endogene, che "nel corso degli anni la governance e gli aspetti organizzativi e operativi della Società sono stati condizionati dagli obbiettivi del socio unico che mettevano in secondo piano il conseguimento dell'equilibrio economico-finanziario della controllata" e che "gli effetti negativi di tale approccio si sono manifestati sotto vari profili, tra i quali risulta di palese evidenza la determinazione del contributo annuo a carico della Società, il quale è storicamente sempre stato quantificato senza riferimenti e coerenza rispetto ai risultati ed alle dinamiche economiche e finanziarie della Società".

Altro elemento endogeno è la "struttura complessiva dei costi operativi rigida con forte incidenza dei costi fissi. Nel periodo 2013-2017 i costi fissi operativi di funzionamento della Società (incluso il costo del lavoro ed escluso il contributo annuo al Comune) sono stati stabilmente pari a circa l'80 percento dei ricavi totali, rappresentando un significativo elemento di rigidità peraltro in un contesto di mercato generale che registrava da tempo, per il comparto dei casinò italiani, una contrazione dei ricavi complessivi.

C'è poi il dimensionamento dell'organico e costo medio del personale. In dettaglio, dal 2014 l'incidenza del costo del lavoro sui ricavi è progressivamente cresciuta superando il 50 percento sui ricavi totali. Parallelamente nel periodo 2013-2017 il numero dei dipendente ha registrato una costante progressiva riduzione, ad evidenza di una presa d'atto da parte della Società della presenza di una struttura organizzativa sovradimensionata rispetto alle necessità operative. Per contro la riduzione del personale non ha comportato una contestuale riduzione del costo complessivo (ad eccezione del 2014). A fronte della riduzione dell’organico conseguentemente il costo medio per dipendente è passato dagli 87,4 €/000 del 2013 ai 101,9 €/000 del 2017. I potenziali risparmi derivanti dalle riduzioni di personale effettuati negli anni sono quindi stati più che compensati dagli incrementi retributivi contestualmente accordati
all'organico in forza.

C'è poi il contesto esogeno, ossia la contrazione generale del mercato dei Casinò in Italia. Dunque, nonostante in Italia il mercato del gioco d'azzardo in generale sia in costante crescita, i ricavi da gioco dei casinò italiani dal 2007 al 2017 hanno registrato, a livello aggregato una progressiva e costante contrazione passando da 515 mln a 284 mln pari ad una riduzione complessiva nel periodo del 45 percento.
In particolare i ricavi da gioco del Casinò di Campione sono passati dai 113 mln del 2007 ai 91 mln del 2017 registrando una contrazione del 19 percento (dal 2012 si sono stabilmente collocati intorno ai 90 mln.

 

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