Casinò Campione verso il futuro, partendo dai dati

Premetto che non conosco gli introiti relativi al 2023 ma, in ultima analisi, non rilevano molto in quanto desidero dedicarmi ad evidenziare i dati per un'analisi perché ho letto di speranze per il futuro del Casinò Campione d'Italia. A queste, in materia di introiti e occupazione, mi associo; in passato sono andato spesso a Campione per importanti riunioni della segreteria del sindacato.

Evidenzio gli introiti di periodi diversi, interessanti non tanto per quelli relativi agli anni precedenti la chiusura forzata, quanto per immaginare l’impegno necessario per far fronte alle obbligazioni derivanti dal periodo concordatario.

Tra l’altro ecco le risultanze relative al 2022 che possiamo considerare relativi a undici mesi di attività, eccole unitamente ad un periodo più lungo e, per il 2022, espongo anche le quote di mercato.

Mi sento in dovere, anche per rendere più leggibili i dati riportati, inserire alcune quote di mercato relative alla prima tabella.

Chiaramente, a mio avviso, non è semplice l’azione per il rilancio una attività come quella in discorso senza una rigorosa e attenta considerazione del bacino di utenza fisso e variabile in rapporto con particolari eventi e/o manifestazioni. È necessario  diversificare l’offerta!

Quanto precede è la previsione di ricavi della casa da gioco di Campione che era dato leggere, mi pare, nel contratto collettivo aziendale di lavoro.
A questo punto non mi rimane altro che associarmi agli auguri di quanti hanno espresso a suo tempo ed esprimono ancor oggi un futuro per la casa da gioco e per il Comune fatto di entrate come preventivato e di maggiore occupazione che non possono essere coniugate disgiuntamente.

L’incontro tra una maggiore offerta, un incremento della qualità dei servizi e, non è di poco momento, la professionalità del personale non potrebbe che portare a un risultato differente in melius.

A costo di essere ripetitivo per alcune mie convinzioni in materia di politica produttiva, sostengo che l’adeguamento dell’offerta alla domanda si realizza nel modo suggerito e con un risparmio nel costo specifico.

L’incremento occupazionale potrebbe motivare la preoccupazione al riguardo del costo del personale e della qualità del servizio. Al primo si rimedia con la multifunzionalità, al secondo con la reale convinzione che trattasi di investimento e non di costo come, purtroppo, si è notato ultimamente osservando la scelta operativa dove la roulette fair è preferita alla tradizionale e lo chemin de fer si ritiene superato a seguito dell’introduzione del punto banco.

Chiudo invitando il lettore a calcolare la media dei proventi dal 2014 al 2017 che credo e spero sinceramente sia sufficiente per vedere un futuro soddisfacente per tutte le parti in causa.

Desidero doverosamente aggiungere che se da una parte dobbiamo considerare la posizione geografica situata tra Mendrisio e Lugano indubbiamente concorrenti, dall’altra abbiamo gli spazi per creare, incrementando l’offerta globalmente diversificata, la più che necessaria attrattiva.

Al fine di rendere una visione più completa del mercato nazionale per quanto al 2022 integro i dati precedenti con quanto segue: