Come eravamo (in lire):
1994
|
Venezia
|
Saint Vincent
|
Sanremo
|
Campione
|
Roulette francese
|
44.184.052
|
57.967.756
|
29.567.011
|
57.988.563
|
Chemin de fer
|
18.020.291
|
16.348.010
|
8.207.540
|
13.460.534
|
Trente et quarante
|
4.148.354
|
16.069.058
|
2.842.788
|
5.615.188
|
Black jack
|
6.116.440
|
11.152.687
|
3.111.795
|
5.990.095
|
Slot machine
|
40.940.362
|
63.740.556
|
57.056.961
|
59.016.079
|
Roul. americana
|
|
42.792.729
|
|
|
Fair roukette
|
|
|
3.952.373
|
|
craps
|
|
3.646.438
|
|
|
Punto banco
|
|
3.219.990
|
|
|
poker
|
|
2.921.520
|
|
|
totale
|
113.409.490
|
218.008.647
|
104.728.613
|
142.171.431
|
presenze
|
561.733
|
1.121.654
|
363.544
|
357.571
|
Come eravamo, ma in euro al cambio lira 1.936,27 = 1 euro
Venezia 58.571.110, Saint Vincent 112.592.070, Sanremo 54.087.810.
2019
|
Venezia
|
Saint Vincent
|
Sanremo
|
Campione
|
Roulette francese
|
3.793.041
|
4.710.411\
|
2.919.971
|
|
Chemni de fer
|
4.794.112
|
1.251.870
|
|
|
Trente et quarante
|
|
259.355
|
|
|
Black jack
|
6.447.250
|
2491.451
|
1.246.638
|
|
Slot machine
|
52.446.511
|
36.899.689
|
35.537.169
|
|
Roul. americana
|
|
1.808.461
|
|
|
Fair roukette
|
13.705.673
|
5.219.468
|
1.365.734
|
|
craps
|
|
1.098.579
|
|
|
Punto banco
|
6.447.250
|
5.061.095
|
1.246.639
|
|
poker
|
1.836.506
|
1.836.506
|
1.564.978
|
|
totale
|
92.800.744
|
60.630.886
|
44.431.093
|
|
presenze
|
701.790
|
344.915
|
191.715
|
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Dedicandomi alle differenze, inizio, con totale introiti, slot, giochi da tavolo ed infine presenze. Logicamente il raffronto è per tre case da gioco.
Differenze
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Venezia
|
Saint Vincent
|
Sanremo
|
Totale introiti
|
+ 34.229.634
|
- 51.961.189
|
-9.656.717
|
slot
|
+ 31.302,581
|
+3.908.439
|
+ 6.069.809
|
Giochi da tavolo
|
+ 2.887.053
|
- 47.980.750
|
- 3.586,908
|
presenze
|
+ 140.057
|
- 876.739
|
-. 165.856
|
Questi sono i numeri, mi limito solo a presentarli e comprenderne la/le causa/e non sarà semplice.
Differenze
|
Venezia
|
Saint Vincent
|
Sanremo
|
Roulette francese
|
- 19.026.119
|
- 25.227.439
|
- 12.350.119
|
Chemin de fer
|
- 4.312.588
|
- 7.191.170
|
- 4.238.840
|
Trente et quarante
|
- 2.142.450
|
- 8.039.625
|
- 1.468.180
|
Black jach
|
+ 3,288.370
|
- 8,661.236
|
- 360.472
|
Nel precedente riquadro sono presenti i giochi che erano in esercizio nel 1994. E qui mi fermo.
Mi sono fermato ai giochi francesi perché vorrei soffermarmi sulla qualità. Indubbiamente i tempi erano migliori, però non mi pare il caso di sorvolare sulla qualità del gioco di allora, bene inteso sui “francesi”.
Non sono tanto le differenze che evidenziano la carenza, nel 2019, di qualità rispetto al passato, quanto le performances di Venezia con il passaggio da una a due sedi: Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera.
Non so con precisione per quale motivo ho cercato l’anno 1994, forse perché è l’anno dell’inizio (1° luglio) della gestione pubblica, forse perché spesso e volentieri scrivo di qualità del gioco e mi sono impegnato a verificarla iniziando da parecchio lontano. È innegabile che la sola casa da gioco di Venezia registra un incremento ma dobbiamo ricordare che gli spazi sono aumentati e idem per le presenze totali (un tempo si tenevano separate tra paganti e invitati).
Ritorno ai giochi francesi e, conseguentemente, alla qualità delle presenze e degli introiti. Non sta a me giudicare se ci sono stati errori gestionali o se, come è facile intuire, la disponibilità economica è calata in generale.
Il trente et quarante è scomparso e, considerando la clientela di allora che giocava solo a questo o le sporadiche puntate di chi, mentre si facevano le carte allo chemin de fer, si avvicinava al trente o alla roulette francese, non mi meraviglio più di tanto.
Roulette e chemin hanno subito un decremento considerevole che può anche stupire, ma non troppo. Probabilmente quel clima particolare che un misto di classico e tradizionale coniugato con un ottimo servizio non esiste più. Un calo di circa sessantacinque milioni tra roulette, chemin de fer pur se parzialmente compensato dalla fair e dal punto banco è sotto la lente di chi è, forse, tenuto a cercare le motivazioni di un trend come quello che di è vissuto. Sicuramente dopo quasi ventisette anni non è una impresa di poco momento.
Chiudo lanciando una ipotesi. Ho letto che a Ca’ Vendramin è stata programmata la riapertura ogni fine settimana anziché solo una volta al mese. Mi permetto: cinquantadue è meglio di dodici. Probabilmente una scelta allo scopo di incrementare la qualità a discapito della quantità. Forse perché a Ca’ Noghera, malgrado l’ampliamento effettuato recentemente, non c’era la giusta atmosfera per una clientela d’élite. Purtroppo, nella particolare attività in parola non tutte le ciambelle riescono col buco. D’altra parte, con un miglioramento del servizio che un ristorante stellato può fornire, pareva sprecato non cogliere l’occasione.
Anche questa volta mi devo scusare... per una botta di nostalgia. Mi sono tornate in mente quelle nottate passate al privé, allora lavoravo a Saint Vincent. Dopo un gala, alle 23 arrivavano i giocatori invitati, tutti i tavoli erano più che pronti e quello grande dello chemin aveva i posti prenotati a cura dell’ispettore in servizio. Erano bei tempi e le nottate terminavano, con lo chemin de fer, quando il sole era già alto; al più presto si chiudeva alle 9, la roulette francese alle 5. Questi erano i tempi andati e speriamo ritornino!