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Casinò, obiettivo rilancio

29 luglio 2022 - 09:46

Ecco le direttrici da seguire nel rilancio dei casinò, anche alla luce delle disposizioni sul divieto di pubblicità del gioco.

Scritto da Mauro Natta
Casinò, obiettivo rilancio

Parlare di rilancio e programmarlo è un esercizio al quale tutte le gestioni di case da gioco italiane si dedicano in special modo ora che la pubblicità specifica è vietata.

Ma un binomio, credo, sia sicuramente da coniugare insieme: qualità e immagine tenendo presente che mancando la prima è molto difficile che si realizzi la seconda.
Inizio, quindi, con la qualità, e a mio parere, suggerendo una vera e soddisfacente razionalizzazione organizzativa attraverso la quale è anche probabile una discreta riduzione dei costi. Così operando si raggiunge, spesso e con buoni risultati, un deciso miglioramento dell'immagine e un incremento di competitività a quest'ultimo correlato.

Relativamente all'immagine ritengo si debba considerare in primo luogo l'identità aziendale ovvero quello che si intende trasmettere al pubblico ciò che di distintivo riguarda la nostra casa da gioco. Immediatamente si deve provvedere alla qualità affinché sia tale da divenire l'elemento qualificante per la clientela e tale da identificarsi come il tramite primario della fidelizzazione.

In seconda battuta ora vediamo l'immagine aziendale che possiamo definire quello che i possibili e reali utilizzatori pensano della nostra azienda. Allorquando immagine e identità si identificano in una unica espressione siamo certi di aver raggiunto il risultato sperato e che ci eravamo prefisso.

Chiaramente non si può pensare che incamminarsi per la strada indicata sia semplice o facilmente realizzabile. La casa da gioco offre servizi che possiamo giustamente definire non essenziali; da ciò nasce la più rilevante delle difficoltà che, e purtroppo non è la sola, consiste nel reperire il management giusto in quanto ad esperienza, professionalità e ottima conoscenza a trecentosessanta gradi del mercato di riferimento.

Sovente, forse anche troppo, si è letto e scritto di diversificazione dell'offerta nel senso di adeguarla il più possibile alla domanda, del miglioramento dei servizi resi alla clientela quale primo significativo e gradito riscontro all'impegno dell'azienda.

Continuando il mio precedente articolo che solo di sfuggita ha sfiorato l'argomento, mi soffermo sull'importanza che credo irrinunciabile in un più ampio discorso su qualità, immagine e fidelizzazione: il controllo sulla regolarità del gioco.
È obbligatorio riflettere sul gioco di qualità non tanto per la tipologia della clientela quanto sui minimi e massimi applicati; ogni addetto ai lavori conosce perfettamente che il giocatore non ha necessità che gli si spieghino le regole: le conosce alla perfezione e se c'è qualcosa di poco regolare, senza dubbio alcuno, la vede.

Ecco la motivazione per cui, ed è un esempio tra i tanti possibili, l'impiegato allo chemin de fer non può ignorare l'applicazione del regolamento, magari per una sola volta per distrazione. Il notarlo da parte del giocatore, anche se non direttamente interessato, può causare una pubblicità negativa e, tra l'altro, molto pesante in considerazione della particolare tipologia di giocatori.
Un altro esempio può consistere in un pagamento errato alla roulette francese tradizionale; il capo tavolo non se ne avvede in quanto occupato in altro (cambio al tavolo o aggiunta). Il giocatore, al contrario, lo nota e potrebbe trarne commenti negativi.

A mio personalissimo avviso, anche se i tempi non lo consentono del tutto, si potrebbe dare inizio ad un impegno vero e discretamente importante nel gioco online. Sicuramente non si tratta di un salto nel buio considerando il trend di questo mercato negli ultimi anni. Senza sottacere la rilevanza di cercare qualche gioco nuovo; vi posso garantire che ne esistono. Rammento, con l'occasione, i giochi da casinò sempre online che hanno goduto di un successo oltre ogni immaginazione.

Della diversificazione se ne è parlato a più riprese così come della multifunzionalità che permette di avere i classici due piccioni con una fava: contenimento del costo del lavoro e adeguamento, quasi in tempo reale, dell'offerta alla domanda.

In chiusura, ma non mi stancherò di indicarlo, il segreto sta nell'organizzazione della produzione con un occhio di riguardo alla domanda, una efficiente organizzazione del lavoro tale da permettere ogni decisione in tempi ragionevoli per la tipologia aziendale improntata al decisionismo e, conseguentemente, alla snellezza funzionale ottenibile alle condizioni sulle quali troppo spesso mi sono intrattenuto; anche questa volta: management di provata esperienza, professionalità e ottima conoscenza a 360 gradi del mercato di riferimento. 

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