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Casinò Venezia, Forcolin: 'La professionalità fa la differenza'

17 febbraio 2023 - 10:47

Il presidente del Casinò di Venezia, Gianluca Forcolin, evidenzia che i dipendenti sono la prima risorsa e ribadisce la peculiarità turistica di Ca' Vendramin Calergi.

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Oltre la pandemia e, soprattutto, oltre la crisi. Quella crisi che sembrava attanagliare i casinò tricolori nei primi anni Duemila, “complici” l'arrivo delle sale slot e l'introduzione degli apparecchi da intrattenimento negli esercizi pubblici, e aggravata, qualche tempo dopo, dal debutto sul mercato italiano dei cosiddetti casino games, offerti online. 
Alla nuova concorrenza sul mercato si è poi aggiunto il coronavirus. Dopo due difficilissimi anni, il 2020 e il 2021, in cui i casinò, come del resto tutte le location di gioco, sono stati soggetti a un doppio lockdown e nei ritagli di funzionalità, a forti limiti di capacità,  essi sono stati in grado di parare i colpi assestati sia ai propri che ai bilanci delle proprietà, come pure di risollevarsi e di ripartire con un nuovo sprint. E con un andamento che l'anno passato è stato addirittura migliore dei “beati tempi” prima della pandemia.
È il caso del Casinò di Venezia che festeggia il 2022 come un anno di grandi risultati per il casinò di Venezia in termini di incassi: 104 milioni di euro, come dibattuto anche nei giorni passati nella seduta congiunta di tre commissioni consiliari

Ma a che cosa si può attribuire questo ottimo andamento? Lo chiediamo a Gianluca Forcolin, presidente della Casinò di Venezia Gioco Spa, la società che gestisce la Casa da da gioco.

“Sicuramente alle professionalità interne all’azienda. I dipendenti restano sempre la prima risorsa di qualsiasi impresa. Il dialogo tra le parti ha consentito di raggiungere risultati confortanti. Il lavoro in team sostenuto dalla proprietà (il Comune di Venezia Ndr), che ringrazio, si è rivelato dunque vincente”.

La sede di terraferma del Casinò di Venezia, Ca' Noghera, è ormai da tempo la struttura più redditizia e frequentata. Il processo di rinnovamento si è completato o dobbiamo attenderci ancora qualcosa nel 2023? 

“La sede di Ca’ Noghera è sempre stata la locomotiva dell’Azienda ma nulla sarebbe senza la qualità e la storicità del marchio Casinò di Venezia. Le due sedi si compensano reciprocamente e vivono in simbiosi. Ca’ Noghera, dopo tanti anni di staticità, aveva bisogno di un processo di rinnovamento. Molte cose sono cambiate per poter andare incontro alle esigenze dei clienti e prepararci al futuro. Sul floor sono stati inseriti nuovi giochi elettronici che hanno dato vita a nuovi layout. La stessa Ca’ Vendramin Calergi (la sede lagunare, che si affaccia sul Canal Grande Ndr) è ripartita molto bene anche dal punto di vista dell’interesse per il palazzo e per la ristorazione interna. Nel 2022 hanno avuto luogo moltissimi eventi istituzionali, cene di gala, matrimoni ed eventi privati di altissimo livello che hanno occupato il piano nobile e impegnato gli chef del ristorante Wagner di Ca’ Vendramin Calergi.
Lo stesso chef Alessandro Borghese ha deciso di aprire al piano terra un altro ristorante de 'Il lusso della semplicità'. Tale scelta ha consentito una diversificazione di offerta legata alla ristorazione che permette di mantenere sempre vivo e acceso il Palazzo.
Per quanto concerne il gioco, entrambe le sedi hanno ospitato eventi di gioco pensati in base alle specificità della clientela che frequenta Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin Calergi”.

Per quanto riguarda la fusione inversa tra Casinò Municipale Venezia Spa, direttamente controllata dal Comune e che controlla a sua volta la Casinò di Venezia Gioco Spa, dopo la sua approvazione da parte del consiglio comunale a che punto è l'iter, tenendo presente l'interpello del Comune all'Agenzia delle entrate in merito che alla possibilità di trasferire alla Cdv il credito fiscale maturato da Cmv?

“Si tratta di un iter in corso per il quale, al momento non vi sono aggiornamenti”.

Quanto contribuisce il Casinò al turismo della città? 

“Venezia nel suo insieme è la somma data dalla bellezza dei monumenti, dall’unicità del paesaggio lagunare, dalle specificità di alcune maestranze che di per sé sono un forte richiamo al turismo mondiale. Le calli sono percorse ogni giorno da persone che parlano tutte le lingue del mondo. Ca’ Vendramin Calergi, sede istituzionale del Casinò di Venezia, è essa stessa motivo di attrattiva quale costruzione tipica del periodo rinascimentale. In tutto questo contesto di straordinaria bellezza il Casinò di Venezia ha definito un suo specifico ambito 'turistico' che prescinde dai canoni turistici tradizionali”.

Che valore date alla vostra offerta online e in che modo essa si integra con quella fisica?

“Come è noto il gioco da casinò e i giochi online afferiscono a due distinti Ministeri, (il primo a quello dell'Interno e il secondo a quello dell'Economia e Finanze Ndr). La scelta del Casinò di Venezia è ovviamente il casinò nella sua forma fisica che rappresenta la caratteristica del Casinò in quanto tale. Il gioco online sta crescendo ma resta ancora una leva di immagine del Casinò di Venezia non potendo competere con le grandi piattaforme mondiali di gioco”.

Poker, ristorazione, eventi e cultura. Come sviluppate questi quattro componenti dell'offerta di gioco e non solo del Casinò?  

“Cultura ed eleganza hanno sempre caratterizzato la sede istituzionale, il Piano nobile come detto è molto richiesto, assieme all’attività del ristorante Wagner, per eventi privati e istituzionali”.

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