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Concordato Casinò Campione, voto in bilico in attesa dei dipendenti

19 settembre 2022 - 15:40

L'assemblea dei creditori del Casinò Campione vota il piano concordatario presentato, maggioranza ancora non raggiunta.

Scritto da Anna Maria Rengo

Lunga assemblea dei creditori, che si è tenuta oggi 19 settembre in tribunale a Como, al piano di concordato presentato loro dalla società di gestione del Casinò Campione d'Italia. Lunga e non conclusiva, in quanto per approvare il concordato occorre che almeno tre categorie creditorie dicano sì, ma per ora la maggioranza è stata raggiunta solo in due di esse: ci sono altri venti giorni di tempo per esprimere telematicamente il proprio voto. A votare sì sono stati i creditori appartenenti alla categoria C (le agenzie fiscali) con una maggioranza di circa il 56,7 percento, come pure quelli della categoria F, di cui fa parte la Banca popolare di Sondrio, con l'81,3 percento circa dei votanti.

Invece, per quanto attiene la categoria A, di cui fanno parte gli ex dipendenti che non hanno siglato un accordo con l'azienda, i voti favorevoli sono per ora circa il 24,6 percento, ed è bassa anche la percentuale dei sì dei creditori della categoria D, che raggruppa professionisti e imprese: si è attorno al 12,9 percento.

Per quanto riguarda il Comune di Campione, creditore inserito nelle categorie B ed E, non può votare in quanto in conflitto di interesse, nella sua doppia veste di creditore ma anche di socio unico, e si è però dibattuto ancora senza esito definito, sulla possibilità che possa esercitare il diritto di voto per una parte residuale dei suoi crediti.

Il piano prevede che nell'arco di cinque anni dall'omologa la Società sia in grado di generare flussi di cassa che potranno soddisfare i creditori nella misura del 100 percento per i creditori prededucibili e privilegiati, del 50 percento per i creditori chirografari (ai creditori chirografari verrà inoltre attribuito un diritto ad essere remunerati per un importo integrativo fino al residuo 50 del credito originario - e così fino al 100 del credito originario - a titolo di earn out che sarà corrisposto, anche in diverse tranches, al 31 dicembre di ogni anno, a partire dal terzo anno dall'omologa e fino al decimo anno, mediante l’utilizzo delle giacenze di cassa eventualmente disponibili oltre la soglia di euro 5.000.000 - cd buffer di cassa minimo - Tale diritto è condizionato, quindi, all’esistenza di giacenze di cassa eccedenti la predetta soglia), e dello 0 percento per i creditori postergati. Ai creditori postergati verrà attribuito un diritto ad essere remunerati per un importo fino al 100 del valore del credito originario, a titolo di earn out che sarà corrisposto, anche in diverse tranches, al 31 dicembre di ogni anno a partire dal terzo anno dall'omologa e fino al decimo anno, mediante l’utilizzo delle giacenze di cassa eventualmente disponibili oltre la soglia di euro 5.000.000 previo soddisfacimento integrale del ceto chirografario. Tale diritto è condizionato, quindi all’esistenza di giacenze di cassa eccedenti la predetta soglia e al precedente integrale pagamento di tutti i crediti di grado anteriore.

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