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Disciplinare Casinò St. Vincent, focus su controlli regolarità gioco

02 luglio 2022 - 07:18

Una disamina delle disposizioni contenute nel disciplinare che regola i rapporti contrattuali tra Regione e Casinò St. Vincent, con riferimento particolare ai controlli sulla regolarità del gioco.

Scritto da Mauro Natta

La rilettura di alcuni articoli di stampa mi ha permesso di notare che il disciplinare che regola i rapporti contrattuali la Regione e la società che gestisce il Casinò di Saint Vincent è stato rivisto: articoli: 4, 5, 8 e 16.

Mi sono attivato in internet per cercare il documento in parola che credo sia quello in vigore. Ho trovato: all’art. 5 consentire al posto di garantire e, dopo di assegni di conto corrente e circolari, aggiunto: e di bonifici. Personalmente mi ha suscitato una certa curiosità per cui ho iniziato a leggerne una parte, sino all’articolo 11. Spero sia vigente, in caso contrario me ne scuso.

Alcune disposizioni contrattuali le ho trovate incomprensibili. L’art. 5 (Cambio assegni) recitava: Al fine di incrementare la produttività della Casa da gioco, Casino Spa, nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia, con particolare riferimento alle norme antiriciclaggio, è tenuta a garantire (consentire), tramite il proprio ufficio cambio assegni e a proprio rischio, la provvista di gettoni di gioco alla clientela contro rilascio di assegni di conto corrente o circolari (e di bonifici). Resta esclusa ogni partecipazione di Regione ai rischi e ai danni conseguenti a tali operazioni.

Non si può nascondere che nella gestione affidata al privato è più che comprensibile e condivisibile; il particolare rischio non può che essere ad esclusivo carico del gestore.

Quando la gestione era affidata ad una società a capitale privato, sino al 30 giugno 1994, era previsto, mi pare, nel capitolato d’oneri tra Regione e gestore un contributo a fondo perduto per le eventuali perdite in parola.

Ora la situazione è diversa; c’è un gestore, la società Casinò Spa a capitale pubblico, l’azionista di riferimento è la Regione con quasi la totalità delle azioni e una piccolissima partecipazione fa capo al Comune di Saint Vincent.

Mi sia consentita un'osservazione, ho lavorato anche all’ufficio cambio assegni e ai miei tempi, così come ora esiste, ritengo, un regolamento preciso. Se il danno è conseguente a una violazione di detta norma sicuramente si avrà un danno risarcibile da chi ha commesso la violazione; se non c’è un “colpevole” il danno ricade, contabilmente, sul conto economico quale perdita su crediti o come, mi pare, accantonamento al fondo appositamente creato in bilancio; in ogni caso una posta passiva. Sono stato per qualche anno all’ufficio contabilità e bilancio, anche se è passato molto tempo forse è da ciò che nasce la presente osservazione.

L’articolo 7 (Proventi di gestione) che non è stato oggetto di modifica recita al capo 5°: La stessa procedura (vedi nota) sarà seguita per le poussettes, puntate non regolari dopo l’uscita del numero, quando non sia possibile l’individuazione del giocatore per la restituzione della puntata (si tratta di quanto stabilito per le orfanelle vincite non ritirate).

Mi permetto di rilevare che, relativamente a quanto sopra, non posso che stupirmi, anche avendo lavorato al tavolo. Stabilito che trattasi di puntata irregolare e, a mio personale parere, di una tentata truffa. Riesce, quindi, difficile accettare che a colui che ha cercato di truffare la Casa puntando irregolarmente si debbano restituire i gettoni della puntata, appunto irregolare, come lo stesso disciplinare la indica. L’esperienza mi suggerisce che colui che effettua la puntata in ritardo non è mai la stessa persona che chiede o ritira la vincita.

All’art.11 (Controlli) che non ha subìto alcuna modifica, è dato leggere che “Casino Spa assicurerà, con il più severo controllo, la regolarità del gioco e degli incassi”.

Si legge ancora: “Regione esercita, a mezzo del proprio servizio ispettivo, qualsiasi forma di controllo, sia in modo continuativo e sistematico, sia con interventi saltuari sui giochi, …”.

Relativamente al controllo sulle slot machines e su quello concomitante (è citato continuativo nel disciplinare) nulla da eccepire.

Invece, per quanto al controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi nei gioco da tavolo, mi permetto di dissentire. Senza pretendere di avere la verità in tasca, la metodologia applicata non credo sia la forma migliore.

Sempre a mio avviso, per avere un riscontro di ulteriore utilità allo scopo dimostrabile di integrare l’operatività del marketing e le scelte di politica produttiva si dovrebbe operare in modo differente.

Ad esempio, così come procedono nelle altre case da gioco italiane, conteggiando le mance tavolo per tavoloQuesta è la mia ferma convinzione anche perché, così operando, si ottengono i risultati che ho evidenziato precedentemente, e non sono tutti!

Chiaramente, stante la data del documento da me rinvenuto e delle norme che ho potuto leggere, è credibile e/o sperabile che al più presto si provveda ad un ulteriore aggiornamento. Non pretendo, come ho già affermato, di avere ragione nel sollevare ciò che mi pare stridente. Se il documento citato è vigente, sarò grato a chi mi dimostrerà che non ho capito la giusta portata delle disposizioni che ho letto.

 

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