Ernst&Young ancora alle prese sul tema casinò, il lungo ponte tra Venezia e Saint Vincent

Prima di occuparsi del Casinò di Saint Vincent in effetti la società di consulenza Ernst&Young aveva prodotto uno studio per il Comune di Venezia, all’epoca del sindaco Giorgio Orsoni. Non ne ho mai preso visione e, in ogni caso, la situazione operativa era ed è differente. Due sedi a Venezia, Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera quindi una diversità evidente nella politica produttiva che, a sua volta, a Saint Vincent si presenta agevolata dal complesso alberghiero di qualità assoluta.

Mi sono, per così dire, imbarcato in una ricerca certamente limitata dalle notizie nelle mie mani, ma che tento di portare avanti nel migliore dei modi a me possibile. Molto lo devo alla mia esperienza lavorativa che mi permette alcune considerazioni di natura tecnica ed amministrativa là dove lo ritengo opportuno. Sicuramente non pretendo, come al solito, di essere nel giusto ma trattasi di come la penso con il poco materiale a mia disposizione e con la professionalità sviluppata dal 1959 al 2000 come dipendente e dirigente sindacale. 

Ecco, di seguito, alcune tabelle relative alla casa da gioco di Saint Vincent. Il problema si risolve rispondendo e fornendo gli elementi necessari per poter metterne in moto il rilancio.

La consecutio degli anni è posta in modo da considerare meglio, nel 2018, la chiusura di Campione a datare dal luglio e sino al gennaio del 2022.

Questa seconda tabella rappresenta l’incidenza dei proventi slot machines sul totale.

Purtroppo non dispongo dei dati completi del 2023 e per questo lascio una colonna a disposizione per chi vorrà e potrà utilizzarla.
Desidero precisare che la situazione di Venezia col richiamo alle due sedi è al solo scopo di evidenziare la differenza tra le case da gioco che, a Venezia permette, dal mese di agosto del 1999 a Ca’ Noghera, una più agevole separazione tra quantità e qualità. La qual cosa, con accorgimenti differenti, potrebbe attuarsi a Saint Vincent col ricordato complesso alberghiero.

Si espongono le quote di mercato relative agli anni di cui alle precedenti tabelle. 

Ecco una delle motivazioni per le quali si procede al confronto con Venezia.

Di seguito i dati relativi ad alcuni bilanci. Dal risultato occorre separare il costo degli ammortamenti e di quanto non riconducibile direttamente all’esito del gioco.
Il conto economico comprende il ramo alberghiero. Il che rileva ben poco nella problematica principale e nell’intento che si prefigge di realizzare.

Ma, in ultima analisi come è facilmente deducibile, la problematica non è tanto quella relativa alla metodologia di gestione quanto la concreta possibilità di incrementare i proventi e, in particolar modo, la qualità degli stessi.

L’obiettivo che si dovrebbe raggiungere con la scelta operativa a seguito dello studio effettuato e del parere che ne deriva, è quello richiamato precedentemente che permetterebbe una più rilevante entrata tributaria per il Concedente, un apporto significativo in tema occupazionale diretto e dell’indotto e un contributo certamente non di poco conto relativo allo sviluppo turistico. 

Se mi posso permettere un suggerimento: da aprile a dicembre del 2024 non mi pare che il tempo sia molto!