Futura gestione Casinò St. Vincent: il nodo 'investimenti' sotto la lente

Ritorno sulla questione casinò di Saint Vincent dopo la fine del periodo concordatario. Ho letto che avevamo un malato giovane e che ora ce n’è uno sano, ma è vecchio. La logica porta dunque alla necessità di investire.
Ma l’investimento si effettua a fronte di un ritorno che la situazione del mercato e la politica produttiva dal 2024 sono o potrebbero essere in grado  di garantire. Qui nasce o potrebbe nascere un ostacolo nella ricerca di un gestore privato o a maggioranza societaria in una società mista.
Sì, è verissimo che nel programma regionale di legislatura c’è anche la possibilità di privatizzare la società... senza ricorrere alle casse pubbliche. La società di Saint Vincent fa parte delle partecipate ma il suo destino pare più che segnato...

Non è dato comprendere bene il significato di quanto immediatamente precede a meno che non sia quanto segue e letto: non si tratta di vendere, ma di trovare un gestore che possa anche garantire la volontà di investire.
Siamo al punto iniziale: investire ma a quali condizioni di entità, di durata, di costi gestionali e di tassa di concessione.  
Innanzi tutto desidero chiarire che mi permetto di intervenire soltanto in  tema casa da gioco dove ritengo di aver un certa esperienza accumulata dal 1959 al 2000 e col passaggio, a luglio del 1994, dal gestore privato a quello pubblico. Una facilmente intuibile motivazione per la quale scrivo.
Di seguito i risultati degli ultimi cinque esercizi completi: 

Seguono le quote di mercato relative allo stesso periodo di cui sopra per quanto a Saint Vincent  e una specifica relativa all’incidenza sul totale dei proventi dei giochi da tavolo e delle slot machine.

Quel poco che precede è una minima parte di quanto può essere necessario affinché una società a capitale privato possa addivenire alla scelta di investire in una attività ove l’espressione “il destino pare più che segnato” dovrebbe riferirsi alla necessità di trovare un gestore che possa anche garantire la volontà di investire.
La chiusura del casinò di Campione d’Italia nel luglio del 2018 ha provocato differenze con l’anno successivo? Le posiamo vedere per sommi capi relativamente al mercato nazionale e al casinò di Saint Vincent.

Anche se  destinato a mutare a breve, ecco un riassunto dei primi dieci mesi relativamente a Saint Vincent:

ed in particolare:

poker	2.374.392
Tornei poker
Chemin de fer	2.325.195
Roulette francese
Fair roulette	7.480.494
craps	764.749
Punto banco	6.492.169
Black jack	3.046.535
Roulette americana	1.056.617
Totale giochi tavolo	23.540.151
Slot machine	27.296.889
Totale introiti	50.837.040

In un precedente articolo i dati del mercato nazionale sono maggiori ed estesi a tutte le case da gioco italiane. Qui trovate ciò che a mio parere trovo indispensabile.