Gioco tradizionale nei casinò, verso il tramonto o una nuova alba?

L’aver avuto l’opportunità di leggere le notizie degli introiti di due casinò nello stesso tempo mi ha indotto ad alcune riflessioni orientate, forse, più sulla redditività del lordo che del netto.

Saint Vincent, il totale + 5,92, le slot + 19,27 e i giochi da tavolo – 9,99 per cento.

Sanremo, il totale + 20,69, le slot + 14,66 e i giochi da tavolo + , posso solo immaginare ma non quanto, non ho i dati per fare il conteggio relativo.

Non è la percentuale di incremento, né quella sul totale dei ricavi né altra ancora; la cifra rilevante si riferisce alla composizione del complessivo.

Sicuramente, non disponendo delle singole voci dei giochi da tavolo, non si rende possibile una valutazione più approfondita, ma come ho detto più volte un mese racconta poche storie e non fa testo se non per quanto, a mio personale avviso,  segue:

Saint Vincent, i giochi da tavolo rappresentano il 38,72 e le slot il 61,22 percento del totale. Giochi tavolo 1.974.212, slot 3.116.980, totale 5.091.192;

Sanremo, i giochi da tavolo rappresentano il 24,02 e le slot il 75,98 percento del totale. Giochi tavolo 1.110.113, slot 3.516.453, totale 4.626.566.

Prendendo le risultanze relative alle presenze: + 5,97 a Saint Vincent e + 10,76 percento a Sanremo, vista l’incidenza dei ricavi slot sul totale si potrebbe avanzare l’ipotesi che nella prima si è verificato un calo temporaneo della qualità o un periodo particolarmente fortunato per il giocatori.

Poiché siamo nel campo delle ipotesi, qui mi sento obbligato a fermarmi. Pur non avendo a disposizione il trend dei singoli giochi da tavolo, intendo augurare a tutti la migliore performance possibile in un clima produttivo difficile e con un'offerta che a volte appare o troppo corta o viceversa.

Desidero ancora mettere in evidenza che a Sanremo la roulette francese ha subìto una diminuzione rispetto all’anno passato; potrei sbagliare non potendo, come è logico, consultare i risultati, ma azzardo la probabile partecipazione  di giocatori fortunati e vincenti di un certo livello. 

La situazione, ammesso e non concesso, sia quella azzardata, potrebbe indurre a ripristinare lo chemin de fer, magari nei fine settimana. Il capitale umano per svolgere il gioco penso sussista e, in ogni caso, chi è abilitato alla roulette francese tradizionale non tarda a poter gestire professionalmente il gioco in parola che, non lo nascondo, è meno frequentato ma è pur sempre un indicatore di qualità.

Mi permetto un suggerimento a chi, gestendo solo la fair roulette, ha abbandonato i corsi di roulette francese tradizionale dove il maneggio è una dote che non deve e non può mancare, sempre a mio personale avviso, nella formazione professionale di un impiegato di gioco.

Di seguito i risultati degli ultimi cinque esercizi completi: 

Per avere una visione di quando i casinò erano quattro, antecedente al periodo pandemico: