I casinò italiani ritornano quattro: come cambia il mercato
La chiusura del casinò di Campione aveva favorito solo in minima parte le altre tre case da gioco: ecco una disamina dei dati e degli scenari.
Scritto da Mauro Natta




Nel 2018 e 2019 quando Campione era chiuso non si sono registrati incrementi di presenze e di introiti se non in modo significativo nel punto banco e, relativamente, nella fair roulette.


A questo punto – il grafico che segue non rileva nel successivo ragionamento – credo si debba attentamente valutare come, malgrado la diminuita operatività causa pandemia, non pare che le tre case da gioco abbiano usufruito della chiusura di Campione.

La ricerca che invito ad iniziare attentamente tratta della temuta eventualità che, ammettendo per raggiunti i 40/45 milioni di introiti di gioco di Campione, per il primo anno, non rimanga molto, mi piacerebbe essere fuori strada, del mercato nazionale da dividere tra quattro attori.
Se ciò fosse vero la situazione si presenterebbe abbastanza dura e difficile per tutti; a fronte di un calo della domanda mi pare che suggerire la ricetta più volte da me descritta sia quasi un dovere che, probabilmente, trae origine dalla mia occupazione passata e dal ricordo di tempi ormai lontani.
Come, forse troppo spesso mi sono espresso, si tratta in primo luogo di incrementare l’offerta diversificandola anche con un prodotto, a prima vista, estraneo al gioco ma accessorio.
Quindi, con giochi nuovi che possano attrarre la curiosità del giocatore e multifunzionalità dei dipendenti perché, come non mai, penso che da una parte si dovrà adeguare l’offerta alla domanda in tempi rapidi e dall’altra avere un occhio attento ai costi e agli investimenti ai quali, sempre di più, sarà indispensabile garantire il ritorno.
Mi permetto di aggiungere una considerazione, la seguente: l’aumento delle tipologie dei giochi da tavolo certamente può contribuire alla diminuzione dell’incidenza dei proventi slot sul totale e, contemporaneamente, all’incremento dei proventi aleatori che per il loro 50% sono di sicuro interesse per la gestione.